• IL SANTO DEL GIORNO

6 novembre: San Felice di Genova, vescovo nel V secolo

Anche il 6 novembre sono diversi i Santi e i Beati celebrati dalla Chiesa cattolica, a partire da Sant’Emiliano, vescovo irlandese morto a Faenza. Oggi, invece, vogliamo dedicarci a San Felice di Genova, vissuto tra il IV e il V secolo.

La Chiesa genovese nutre una particolare venerazione per alcuni santi che sono stati suoi pastori nella fede: il più celebre è sicuramente il terzo vescovo, San Siro, con il cui nome è universalmente nota la cattedra episcopale della città, poiché il cui culto per motivi a noi ignoti si espanse oltre i confini liguri in altre zone dell’Italia settentrionale.

Oggi si festeggia invece il suo predecessore, San Felice, sulla cui vita sono state tramandate ben poche notizie certe dal punto di vista storico. Visse a cavallo tra il IV ed il V secolo ed fu ricordato in particolare per essere stato padre e maestro di San Siro.

san felice
Duomo di Genova (Twitter)

Il suo culto è sempre stato riservato ad un ambito ristrettamente locale, tanto da non essere mai stato citato dal Martyrologium Romanum. L’Arcidiocesi di Genova ha inserito nel calendario liturgico la sua commemorazione in data 6 novembre, unitamente ai santi Valentino e Romolo, che furono rispettivamente il primo ed il quarto vescovo della città.

Le spoglie mortali dei tre santi pastori ricevettero sepoltura nella basilica genovese dei dodici Apostoli, dedicata in seguito a San Siro, ma alcune loro insigni reliquie sono custodite ancora oggi anche nella cattedrale cittadina.

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Alessio Yandusheff-Rumiantseff

Sacerdote cattolico, nato a San Pietroburgo nel 1973, attualmente vive a Roma dove svolge il suo servizio pastorale ed accademico. Dottore in Teologia e professore. Ha compiuto gli studi in genetica a San Pietroburgo, in filosofia in Liechtenstein e in teologia alla Pontificia Università Lateranense e alla Pontificia Università Gregoriana di Roma. È cappellano della Facoltà di Economia dell'Università La Sapienza. Collabora con le riviste teologico-filosofico-storiche "Traditio viva" e "Folia petropolitana" in qualità di redattore e traduttore.

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