• IL SANTO DEL GIORNO

7 gennaio: San Raimondo di Penafort, religioso e giurista spagnolo

Di probabili origini aristocratiche, Raimondo nasce nel 1175 in un piccolo centro della in Catalogna. A vent’anni completati gli studi a Barcellona, su invito del vescovo, apre una scuola per conto suo nei chiostri della cattedrale come insegnante di logica e di retorica. In seguito, studia diritto canonico all’Università di Bologna, ai tempi rinomata per gli studi giuridici, e nella medesima città, dopo aver conseguito la “licenza”, insegna diritto, ricevendo uno stipendio dall’amministrazione cittadina.

L’influenza del docente Reginaldo da Bologna favorisce la sua conversione all’ordine dei frati predicatori. Nel 1218 Berengario IV di Palali, vescovo di Barcellona, dopo un pellegrinaggio a Roma, giunge a Bologna per chiedere a Domenico di Guzmán qualche frate predicatore per una fondazione nella sua diocesi. Avendo udito grandi elogi di Raimondo, gli chiede di insegnare nel seminario che intende fondare per l’educazione del suo clero, conformemente ai decreti del Quarto concilio lateranense. Raimondo accetta e segue a Viterbo il vescovo, il quale, alla corte di Onorio III, incontra Domenico, dal quale ottiene il personale necessario per la fondazione di un convento.

A Barcellona il vescovo lo elegge canonico della cattedrale e prevosto del capitolo. Intanto Raimondo si sente chiamato alla vita religiosa e il venerdì santo del 1222, entrò nell’Ordine domenicano. Negli anni che seguono ottiene importanti incarichi da papa Gregorio IX: viene da lui incaricato di appoggiare il re Giacomo I d’Aragona (di cui è confessore) nella sua crociata contro i Mori delle Isole Baleari, ed in seguito è da lui nominato suo cappellano e penitenziere, nonché confessore; inoltre, è da lui incaricato di raccogliere tutte le Decretali e decisioni pontificie, destinate a sostituire le varie raccolte già esistenti. Inoltre, durante la sua permanenza presso la corte pontificia, a nome del Papa, Raimondo dà numerose risposte a consultazioni giuridiche, che vengono raccolte con il nome di Dubitalia.

Nel 1238, alla morte di Giordano di Sassonia, venerato come beato dalla Chiesa cattolica, viene eletto Maestro Generale del suo Ordine.

Raimondo è molto impegnato nella lotta contro l’eresia in Spagna e gli è molto a cuore la missione per evangelizzare gli “infedeli”. Tanto che spinge Tommaso d’Aquino a comporre un testo per fornire i missionari delle conoscenze intellettuali necessarie a controbattere le obiezioni dei musulmani: l’opera diviene la celebre Summa contra gentiles.

A settant’anni si ritirada ogni carica ufficiale, rientra in patria dove si impegna per convertire al cristianesimo mori ed ebrei. Muore nel 1275 e viene sepolto a Barcellona. Papa Clemente VIII lo canonizzerà il 29 aprile 1601. La commemorazione liturgica ricorre il 7 gennaio.


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Alessio Yandusheff-Rumiantseff

Sacerdote cattolico, nato a San Pietroburgo nel 1973, attualmente vive a Roma dove svolge il suo servizio pastorale ed accademico. Dottore in Teologia e professore. Ha compiuto gli studi in genetica a San Pietroburgo, in filosofia in Liechtenstein e in teologia alla Pontificia Università Lateranense e alla Pontificia Università Gregoriana di Roma. È cappellano della Facoltà di Economia dell'Università La Sapienza. Collabora con le riviste teologico-filosofico-storiche "Traditio viva" e "Folia petropolitana" in qualità di redattore e traduttore.

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