• IL SANTO DEL GIORNO

9 giugno: Sant’Efrem il Siro, diacono e dottore della Chiesa

Tra i numerosi santi e beati che si celebrano il 9 giugno, tra i più significativi c’è sicuramente Sant’Efrem il Siro, nato a Nisibis nel 306, capace di consegnarci un quadro molto importante della Chiesa orientale del IV secolo. Sant’Efrem fu soprannominato “il Siro” in quanto fece parte del popolo dei siri, una popolazione semitica, di origine aramaica, che abitò nell’attuale Siria dal XII secolo a.C. fino a dopo il VII secolo, data in cui venne conquistata dagli islamici.

La vita del diacono Efrem testimoniò una Chiesa viva e capace di produrre in lingua siriaca opere importanti caratterizzate da un’attenzione del tutto particolare per la liturgia e la figura di Maria che rendono le opere di Efrem ancora molto apprezzate. Il Siro è ricordato per essere stato un autore prolifico. Nei suoi testi emerge con evidenza la capacità di declinare il piano teologico e dottrinale con la poetica. In qualità di predicatore, capì l’importanza della musica e della poesia come strumenti per difendere l’ortodossia della fede cristiana.

Pur non coinvolto direttamente nelle dispute teologiche del IV secolo si appropriò della pedagogia e la perfezionò, diventando protagonista di quella stagione così tormentata in cui Ario, i Padri Cappadoci, Ilario di Poitiers, Ambrogio di Milano e soprattutto Bardesane, gnostico che predicav ad Edessa, si servì delle poesie e degli inni per diffondere il loro pensiero teologico.

Sant'Efrem il Siro

Gli scritti di Efrem, in prosa come in poesia, siano esse le Omelie oppure gli Inni non rimasero confinate negli scaffali della biblioteca che arricchiva la scuola di teologia di Giacomo di Nisibi: diventarono liturgia esse stesse. Lo attestarono Basilio di Cesarea, che incontrò intorno al 370, e Girolamo di Stridone che riportò nel suo De viris illustribus “che in certe Chiese, dopo la lettura della Bibbia, si leggevano pubblicamente le sue opere”. Non meraviglia che tra i titoli a lui attribuiti si trovi “cetra dello Spirito Santo” per i meriti acquisiti soprattutto nei Carmina nisibena.

Il futuro santo si distinse sempre per il servizio che rese alla Chiesa non solo in campo liturgico e teologico. Negli ultimi anni della sua vita organizzò gli aiuti umanitari resi indispensabili dalla grave carestia che colpì la zona di Edessa: la sua autorevolezza fu garanzia di un’equa distribuzione dei viveri e dei soccorsi alle popolazioni colpite. Efrem morì il 9 giugno 373 e attualmente viene venerato come santo dai cristiani del mondo intero, ma in particolare dalla Chiesa ortodossa siriaca e dalla Chiesa cattolica sira. È stato riconosciuto come dottore della Chiesa cattolica nel 1920 da papa Benedetto XV nella sua enciclica Principi Apostolorum Petro del 5 ottobre.

Alessio Yandusheff Rumiantseff

Tags

Alessio Yandushev Rumyantsev

Sacerdote cattolico, nato a San Pietroburgo nel 1973, attualmente vive a Roma dove svolge il suo servizio pastorale ed accademico. Dottore in Teologia e professore. Ha compiuto gli studi in genetica a San Pietroburgo, in filosofia in Liechtenstein e in teologia alla Pontificia Università Lateranense e alla Pontificia Università Gregoriana di Roma. È cappellano della Facoltà di Economia dell'Università La Sapienza. Collabora con le riviste teologico-filosofico-storiche "Traditio viva" e "Folia petropolitana" in qualità di redattore e traduttore.

Articoli correlati