• SALUTE

Covid e piscine: il cloro disattiva il virus, lo studio che cambia tutto

Uno studio molto interessante condotto da un pool di scienziati londinesi potrebbe portare davvero ad un cambio di prospettiva anche in Italia se i risultati fossero accolti. Lo studio condotto da esperti dell’Imperial College di Londra evidenzierebbero come il rischio contagi nella piscina, ove vi sono alte concentrazioni di cloro, é davvero molto basso. I risultati non sono ancora stati sottoposti a peer review, ma stanno suscitando grandissimo interesse specie tra quanti da tempo sperano nella riapertura delle piscine. Lo studio che ha davvero dello sconcertante, se si pensa ai tempi, precisa che il cloro della piscina é in grado di disattivare il virus del Covid in soli 30 secondi.

Per i gestori delle piscine, chiuse ormai da mesi, anche solo udire dati, elaborati da studiosi, che vanno nella direzione di non demonizzare, ma quasi incentivare, dato il rischio basso di contrarre il virus in acqua, le riaperture degli impianti, é stato certamente un forte segnale di speranza. Per questa ragione abbiamo deciso di riproporvi lo studio, in quanto riteniamo che questi dati potrebbero essere tenuti in considerazione anche dal nostro Governo, dato che il Ministro della Salute sta valutando, ove ve ne siano le condizioni, un allentamento graduale delle restrizioni da maggio.

Covid e piscine: il virus col cloro muore in 30 secondi, lo studio londinese

Stando allo studio condotto nel Regno Unito, Il cloro delle piscine potrebbe inattivare il coronavirus in appena, pensate, 30 secondi, questo il risultato sorprendente emerso dallo studio effettuato da un pool di studiosi dell’ Imperial College di Londra, lo studio é stato commissionato dall’ente governativo inglese per gli sport acquatici, Swim England, e dalla scuola di nuoto Water Babies.

Il team di lavoro, fanno presente dall’ente di ricerca, ha effettuato gli esperimenti in questione all’interno dei “laboratori ad alto contenimento a Londra. In questo modo siamo stati in grado di misurare l’infettività del virus e la sua capacità di attaccare le cellule”.

Se volessimo semplificare al massimo i risultati dello studio, per farci capire da tutti potremmo dire che il fulcro é il seguente: la possibilità che venga contratto il coronavirus all’interno delle piscine é bassissimo.

Entrando nel dettaglio dello studio, invece, e passando ad aspetti tecnici per gli addetti ai lavori, come riporta anche l’online Money.it: i test hanno Indicato che una concentrazione di cloro pari a 1,5 milligrammi per litro e con un’acidità compresa tra 7 e 7,2 sarebbe in grado di ridurre l’infettività dell’agente patogeno di oltre mille volte in soli 30 secondi. E’ emerso che il cloro nell’acqua della piscina sembra essere più efficace con un Ph inferiore. Inoltre una concentrazione di cloro libero di 1,5 milligrammi per litro e un livello di pH di 7,0, come indicato nelle linee guida per il funzionamento delle piscine, sarebbero in grado di rendere trascurabile la possibilità di contagio nell’acqua clorata”

Un risultato che darebbe il via alla svolta nelle riaperture delle piscine nel Regno Unito e perché no, trasversalmente, potrebbe aiutare anche a dissipare i dubbi ancora insiti in Italia.

Soddisfatti, e come poteva essere altrimenti, visto che lo studio era stato da loro commissionato, sia l’ amministratore delegato di Swim England, Jane Nickerson, quanto il fondatore di Water Babies, Paul Thompson. Entrambi hanno ribadito che tali risultati supportano l’ipotesi che le piscine siano ambienti sicuri se le misure adottate sono appropriate. Questo, sottolineano, é certamente un risultato importante sia per tutti coloro che vivono di quel settore, chiusi da troppi mesi, quanto per coloro che si affidano all’acqua per restare fisicamente attivi.

Il nuoto, ribadiscono, ha molteplici benefici per la salute mentale e fisica di bambini e adulti, risultati positivi in tal senso danno sollievo e incoraggiano alla pronta riapertura delle attività.

Covid non ha scampo in piscina? segnale di speranza, ne parliamo con Liverani

Sulla questione di assoluto interesse ci siamo subito confrontati con Andrea Liverani consigliere regionale dell’Emilia Romagna e istruttore Spinning Real Ryder con cui più volte abbiamo già avuto l’onore di interfacciarci sia sulla questione mascherina da sport quanto sulle riaperture.

Eccovi le sue considerazioni relativamente ai risultati dello studio londinese: “Il fatto di sapere che uno studio fatto da un pool di scienziati autorevoli del Regno Unito va in parte confermando quanto si ipotizza da mesi, ossia che il cloro annienta il Covid, mi pare un risultato importante.

Se si aggiungono i tempi in cui l’ infettività verrebbe meno, 30 secondi, mi pare francamente non solo sorprendente, ma un risultato che mi auguro possa convincere anche la parte più rigorista del Governo italiano sulle possibili riaperture delle piscine, esattamente come la Lega e Matteo Salvini, vanno dicendo da tempo. Ossia tornare a vivere almeno nei territori dove il CTS conferma una diminuzione dei contagi e dunque nelle Regioni che torneranno a breve in zona gialla. É da tempo che andiamo dicendo che lo sport é vita! e che si deve poter tornare a vivere e a lavorare, seppur in sicurezza“.

Tags

Erica Venditti

Erica Venditti, classe 1981, dal 2015 giornalista pubblicista. Dall'aprile 2012 ho conseguito il titolo di Dottore di Ricerca in Ricerca Sociale Comparata presso l’Università degli studi di Torino. Sono cofondatrice del sito internet www.pensionipertutti.it sul quale mi occupo quotidianamente di previdenza.

Articoli correlati