Sono 80.366 le domande di regolarizzazione presentate nel primo mese della procedura, partita l’1 giugno: di cui 69.721 già perfezionate e 10.645 in corso di lavorazione. L’andatura delle richieste, che proseguirà fino al 15 agosto, è in costante crescita: dal Viminale fanno sapere che ad oggi la media giornaliera consolidata delle domande di regolarizzazione perfezionate è di 2.324 .
Le domande di regolarizzazione dei rapporti di lavoro nell’ambito della procedura di emersione prevista dal decreto legge 34 del 19 maggio 2020 riguarda i settori dell’agricoltura, del lavoro domestico e di assistenza alla persona. Il lavoro domestico e di assistenza alla persona rappresentano l’88% delle domande già perfezionate (61.411) e il 76% di quelle in lavorazione (8.116). Tra le regioni la Lombardia è prima per il numero di richieste presentate per il lavoro domestico e di assistenza alla persona, la Campania per quanto riguarda quello agricolo.
Nella distribuzione delle domande per Paese di provenienza del lavoratore, ai primi posti svettano Marocco, l’Ucraina e il Bangladesh per il lavoro domestico e di assistenza alla persona, mentre Albania, Marocco e India per l’agricoltura e l’allevamento.
Su 61.411 datori di lavoro che hanno perfezionato la domanda di regolarizzazione per il settore domestico, 45.730 sono italiani (il 75% del totale). Per il settore agricolo, su 8.310 datori di lavoro 7.451 sono italiani (90%). Infine dal Viminale fanno sapere che dal 1 al 29 giugno sono pervenute 3.231 richieste di permesso di soggiorno temporaneo da parte di cittadini stranieri titolari di permessi di soggiorno scaduti dal 31 ottobre 2019.
Norbert Ciuccariello