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A tre anni dal rapimento, rilasciato in Siria Sergio Zanotti

ROMA. A quasi tre anni dal suo rapimento e dopo che da due non si avevano più sue notizie, è stato liberato in Siria Sergio Zanotti, l’imprenditore scomparso in circostanze finora rimaste avvolte dal mistero. A dare la notizia della liberazione è stato direttamente il premier Giuseppe Conte, che ha parlato di un uomo “in buone condizioni”. Zanotti è arrivato nella tarda serata di ieri all’aeroporto di Ciampino e verrà ascoltato stamane in una caserma del Ros a Roma. L’audizione si svolgerà davanti al pubblico ministero romano Sergio Colaiocco, che sulla vicenda aveva aperto un fascicolo in cui si ipotizzava il reato di sequestro di persona con finalità di terrorismo.

“A conclusione di una complessa e delicata attività di intelligence, investigativa e diplomatica, condotta in maniera sinergica, in data odierna siamo riusciti a ottenere la liberazione di Sergio Zanotti, rapito in Siria nell’aprile 2016 – scrive in una notta il presidente Conte -. Il nostro connazionale appare in buone condizioni generali e tra qualche ora rientrerà in Italia, a Roma. Un ulteriore successo delle nostre Istituzioni e, in particolare, dell’Aise: a loro il mio più vivo e sentito ringraziamento“.

In un tweet il vicepremier Di Maio ribadisce come la liberazione di Zanotti sia una “gran bella notizia. Le mie più sincere congratulazioni ai nostri apparati di intelligence, in particolare all’Aise, e a coloro che hanno lavorato per consentire la liberazione del nostro connazionale”.

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Piero Abrate

Giornalista professionista dal 1990, in passato ha lavorato per quasi 20 anni nelle redazioni di Stampa Sera e La Stampa, dirigendo successivamente un mensile nazionale di auto e il quotidiano locale Torino Sera. È stato docente di giornalismo all’Università popolare di Torino.

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