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Addio a Ginger Baker, leggendario batterista dei Cream

LONDRA. E’ morto Ginger Baker, leggendario batterista dei Cream, uno dei più innovativi e influenti della musica rock. Aveva 80 anni ed era ricoverato in un ospedale inglese. Nella sua lunghissima carriera ha anche suonato con i Blind Faith, negli “Hawkwind” e insieme a Fela Kuti.

Dopo la scomparsa del bassista Jack Bruce, il 25 ottobre del 2014, finisce così definitivamente il sogno rock psichedelico che era stato una tappa fondamentale della British Invasion, l’invasione che aveva conquistato gli Stati Uniti con la sua formula fusion, mescolando il blues delle origini e l’hard rock. Proprio mentre Eric Clapton, da tempo assente dalle scene, annuncia un nuovo tour, la notizia della morte di Baker suona come la fine di un’epoca.

Peter Edward Baker, detto ‘Ginger’ per via dei suoi capelli rosso fiammante, aveva dato vita ai Cream nel 1966 insieme a Eric Clapton e Jack Bruce e, per capire quanto il termine ‘leggenda’ non sia per lui sprecato, basti sapere che già nel 1991 era stato inserito nella Hollywood Walk of Fame, mentre la sua vita è stata il fulcro del documentario Beware of Mr. Baker, del regista Jay Bulger, uscito nel 2012, e le sue memorie sono raccolte nell’autobiografia Ginger Baker: Hellraiser. La sua tecnica è stata rivoluzionaria e unica, a tal punto che nella classifica dei migliori batteristi di sempre raggiunge i vertici, a volte solamente in coda ad altri mostri sacri come John Bonham, percussionista con i Led Zeppelin e Keith Moon degli Who.

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