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E’ morta a 40 anni Nadia Toffa, storica conduttrice delle Iene

Nadia Toffa, noto volto televisivo e conduttrice de Le Iene, è morta a 40 anni dopo una lunga battaglia contro il cancro. Lo annuncia la redazione de Le Iene con un commovente post su Facebook: “Hai combattuto a testa alta, col sorriso, con dignità e sfoderando tutta la tua forza, fino all’ultimo, fino a oggi”.

“Il destino, il karma, la sorte, la sfiga ha deciso di colpire proprio te, la nostra Toffa, la più tosta di tutti, mentre qualcuno non credeva alla tua lotta, noi restavamo in silenzio e tu sorridevi – prosegue il post -. Sei riuscita a perdonare tutti, anche il fato, e forse anche il mostro contro cui hai combattuto senza sosta… il cancro, che fino a poco tempo fa tutti chiamavano timidamente ‘il male incurabile’ e che, anche grazie alla tua battaglia, adesso ha un nome proprio”.

Nadia Toffa
Nadia Toffa ci ha lasciati a 40 anni

E, ancora: “Dicevi che non bisogna vergognarsi di guardarlo in faccia e chiamarlo per nome il bastardo, che magari si spaventa un po’ se lo guardi fisso negli occhi. E dato che sei stata in grado di perdonare l’imperdonabile, cara Nadia, non ci resta che sperare con tutto il cuore che tu sia riuscita a perdonare anche noi, che non siamo stati in grado di aiutarti quanto avremmo voluto. Ed ecco le Iene che piangono la loro dolce guerriera, inermi davanti a tutto il dolore e alla consapevolezza che solo il tuo sorriso, Nadia, potrebbe consolarci, solo la tua energia e la tua forza potrebbero farci tornare ad essere quelli di sempre. Niente per noi sarà più come prima”.

La conduttrice aveva raccontato lungamente la sua malattia sui social network, diventando un simbolo di forza e tenacia per molti malati. Il suo ultimo post su Instagram risale al primo luglio, prima del peggioramento della malattia. È una foto di lei, sempre sorridente, con il suo cagnolino totò. “Io e Totò unite contro l’afa! E dalle vostre parti come va? Vi bacio tutti tutti tutti”.

Nadia Toffa

Uno dei suoi interventi più discussi fu quando definì “il cancro un dono”. Una definizione provocatoria, che a molti non piacque. Ma per lei era un modo per rivendicare la forza d’animo con cui reagire, da “guerrieri”. Un atteggiamento che nel bene o nel male ha contraddistinto la sua lotta.

Stamane, in pochi minuti, quando si è diffusa la notizia della sua morte, sotto quest’ultimo post si è riversato il cordoglio dei suoi follower. In meno di mezz’ora tremila commenti, e stanno ovviamente crescendo…

La camera ardente sarà allestita al teatro Santa Chiara di Brescia, mentre i funerali saranno celebrati la mattina del 16 agosto nella cattedrale della città.

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Piero Abrate

Giornalista professionista dal 1990, in passato ha lavorato per quasi 20 anni nelle redazioni di Stampa Sera e La Stampa, dirigendo successivamente un mensile nazionale di auto e il quotidiano locale Torino Sera. È stato docente di giornalismo all’Università popolare di Torino.

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