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Addio al “grand couturier” Emanuel Ungaro: aveva 86 anni

PARIGI. Addio ad un grande della moda: Emanuel Ungaro. Malato da tempo, il “grand couturier” transalpino è morto ieri sera nella sua casa di Parigi. Una fine senza clamore, circondato dall’affetto della famiglia. Dalle passerelle si era allontanato una quindicina di anni fa. Una decisione che un paio di anni prima aveva annunciato Yves Saint-Laurent, altra icona francese della haute couture, e nel 1968 dal couturier spagnolo Cristobal Balenciaga, dal quale il giovane Emanuel aveva fatto l’apprendistato e di cui era stato l’allievo preferito.

Pur essendo nato nel 1933 in Francia, Ungaro aveva sangue italiano nelle vene. Sue padre era un sarto pugliese, di Francavilla Fontana, fuggito oltralpe per scampare al fascismo. La moda era quindi nel dna del piccolo Emanuel che già a pochi anni aveva ricevuto in dono una macchina da cucire. Ma il suo legame con l’Italia venne rinnovato soltanto dopo il suo addio alle moda. Ungaro trascorse i lunghi periodi a Roma, dove aveva acquistato e restaurato un palazzo cinquecentesco.

Nel 2004 il suo addio alla moda fu invece definitivo. ”Ho consacrato più di 35 anni della mia vita all’Alta Moda. L’ho amata con una passione divorante – diceva -. Assieme all’universo che rappresenta: laboratori, artigiani, ricamatori, tutti detentori di un savoir faire che rischia di morire. Se c’è un dramma è quello di questa gente che perde l’arte e il lavoro. Certe sarte erano con me dall’inizio. Ma bisogna tagliare i fili, disfare questa famiglia che si era formata nell’armonia”.

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