Si tratta di una sentenza storica per uno tra i marchi più conosciuti e più di successo del pianeta, Adidas, che rappresenta il maggiore produttore di abbigliamento sportivo in Europa e il secondo a livello mondiale. Il Tribunale dell’Ue ha confermato la nullità del marchio della multinazionale, caratterizzato da tre strisce parallele applicate in qualsiasi direzione, attraverso una sentenza pubblicata oggi che afferma: “Perché l’Adidas non ha provato che tale marchio ha acquisito, in tutto il territorio dell’Unione, un carattere distintivo in seguito all’uso che ne era stato fatto“.
Nel 2014 l’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale (EUIPO) aveva registrato il marchio dell’Adidas, così come descritto sopra, ma soprendentemente nel 2016 ha annullato la registrazione accogliendo la domanda di nullità introdotta dall’impresa belga Shoe Branding Europe, ritenendo che il marchio “era privo di qualsiasi carattere distintivo“.
Con la sentenza odierna il Tribunale dell’Ue conferma la decisione di annullamento, respingendo il ricorso introdotto della multinazionale tedesca contro la decisione dell’EUIPO. La decisione giudiziaria si ripercuote anche a livello economico: il titolo cede in Borsa a Francoforte l’1,3% a 270 euro. Davvero un brutto colpo per la società di moda sportiva che veniva da un lungo periodo di crescita, e che proprio ieri aveva chiuso in borsa a 273,3 euro, posizionandosi al suo massimo storico.
L’augurio che testimonial Adidas come Leo Messi, David Beckam, Paul Pogba, Lorenzo Insigne e Paulo Dybala nel calcio, James Harden nel basket, Naomi Osaka nel tennis, e superstar del mondo della musica come Selena Gomez e Beyoncé, non decidano improvvisamente di cambiare sponda e passare dalle strisce al famoso baffo…
Norbert Ciuccariello
