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Adria, non ce l’ha fatta la 23enne strangolata dal marito

ROVIGO. Non ce l’ha fatta Giulia Lazzari, la giovanissima mamma di una bimba di 4 anni, in coma dallo scorso 8 ottobre, quando il marito Roberto Lo Coco, 28 anni, ha tentato di ucciderla strangolandola. La ventitreenne si è spenta all’ospedale Santa Maria della Misericordia di Rovigo, dove era ricoverata in condizioni disperate da nove giorni. La ragazza è spirata per i gravissimi danni provocati dallo strangolamento. Già alcuni giorni fa i medici avevano espresso la certezza che le condizioni di salute di Giulia fossero irreversibili. Avevano parlato di morte cerebrale causata da un esteso edema.

Dopo la morte di Giulia, si aggrava la posizione del marito arrestato con l’accusa iniziale di tentato omicidio. L’uomo aveva aggredito la moglie nella loro casa di Adria (Rovigo) mentre discutevano della imminente separazione, che l’uomo non voleva accettare.

Giulia lascia la figlioletta di 4 anni, ora affidata alle cure dei nonni materni e della zia. Struggente il saluto della sorella su Facebook: “Giulietta mia, amore mio grande, mi hai abbandonato a questa vita ingiusta mi hai lasciato qui da sola a fare i conti con tutto questo dolore atroce. Angioletto mio ti prometto che io sarò forte e c’è l’ha farò solo per te. Riposa in pace stellina mia. Ti amo”.

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Piero Abrate

Giornalista professionista dal 1990, in passato ha lavorato per quasi 20 anni nelle redazioni di Stampa Sera e La Stampa, dirigendo successivamente un mensile nazionale di auto e il quotidiano locale Torino Sera. È stato docente di giornalismo all’Università popolare di Torino.

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