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Al via i saldi in Campania, poi Sicilia, Basilicata e dal 6 luglio le restanti regioni

ROMA. Ha preso il via la stagione dei saldi estivi in Campania, mentre lunedì sarà la volta della Sicilia, martedì della Basilicata e da sabato 6 luglio lo shopping scontato sarà possibile anche nelle restanti regioni del nostro Paese. Anche quest’anno l’Ufficio Studi di Confcommercio ha condotto un’indagine per capire quanto spenderanno gli italiani per l’acquisto di capi scontati. Secondo l’associazione di categoria ogni famiglia in media metterà mano al portafogli per 230 euro, circa 100 euro pro capite. La spesa complessiva si aggirerà sui 3,5 miliardi di euro. Secondo il Presidente di Federazione Moda Italia/Confcommercio, Renato Borghi, “le vendite di primavera sono letteralmente saltate, creando una condizione di disastro economico per le imprese e sarebbe legittimo invocare lo stato di calamità per il settore che è fortemente condizionato dalla stagionalità insita nei prodotti di moda“.

Ancora Borghi: “Complessivamente, i saldi estivi valgono intorno al 12 per cento del fatturato dei fashion store. L’auspicio è che almeno in queste settimane di luglio riparta la corsa allo shopping e si possa riscontrare un’effervescenza dei consumi anche se i nostri commercianti possono solo sperare di ‘fare cassa’, ma non certo di recuperare una stagione mai partita”.

La situazione critica traspare anche dall’analisi fatta dal Codacons. “I saldi sono di fatto già partiti da giorni in tutto il Paese – spiegano dalla sede dell’associazione che tutela i consumatori e dell’ambiente -. Numerosi negozi e catene commerciali hanno lanciato sconti e promozioni speciali per i propri clienti. – spiega l’associazione – Un fenomeno già registrato negli ultimi anni, ma che in questa stagione appare più diffuso: le vendite di capi d’abbigliamento estivi, specie tra maggio e inizio giugno, sono state disastrose in tutto il paese, a causa del maltempo che ha spinto i consumatori a rimandare gli acquisiti di vestiario e calzature. Una situazione che ha portati molti negozianti a giocare d’anticipo”.

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Piero Abrate

Giornalista professionista dal 1990, in passato ha lavorato per quasi 20 anni nelle redazioni di Stampa Sera e La Stampa, dirigendo successivamente un mensile nazionale di auto e il quotidiano locale Torino Sera. È stato docente di giornalismo all’Università popolare di Torino.

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