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Albenga, il comizio di Salvini accompagnato da fischi e insulti: fascista

ALBENGA. Offese e contestazione per il leader della Lega Matteo Salvini al termine di un comizio ad Albenga, dove è intervenuto per sostenere il candidato sindaco della Lega Gerolamo Calleri e i candidati leghisti alle Europee. Il vicepremier è stato chiamato “fascista” da un centinaio di esponenti della sinistra che si erano radunati vicino al punto dove il vice-premier teneva il comizio. Ci sono state urla, cori (“Salvini a lavorare”) e il rumore dei fischietti ha riempito la piazza. Poi sono state cantate “Bella ciao” e “Fischia il vento”, inni partigiani. Salvini ha replicato: “I compagni si sono guadagnati il biglietto per Sanremo”.

“Gli studi di settore sono una estorsione di Stato – ha detto Salvini durante il comizio -. Sono una estorsione di Stato perché se non dichiari quello che vuole lo Stato, lo Stato ti manda i controlli”.

“Siamo pronti a firmare tutto quello che c’è nel contratto di governo anche se, modestamente, tutte le persone che incontro mi chiedono la riduzione delle tasse alle famiglie e alle aziende”, ha aggiunto il leader della Lega, commentando l’invito del vicepremier Luigi Di Maio a firmare la proposta di legge sul conflitto di interessi.

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