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Amici scomparsi in Emilia, quarta giornata di ricerche

PIACENZA. Quarta giornata di ricerche per la coppia di amici scomparsi in provincia di Piacenza da domenica, Massimo Sebastiani e Elisa Pomarelli, lui 45 anni, lei 28.  Si cerca il “bunker” nei boschi che l’uomo, secondo alcuni testimoni, stava costruendo negli ultimi tempi. Sebastiani, noto per la sua anima da boscaiolo e la sua attitudine a vivere in posti selvatici e inospitali, aveva in più occasioni parlato di un non meglio precisato rifugio che stava costruendo in mezzo ai boschi. Il Soccorso alpino, in accordo con i carabinieri che coordinano le operazioni, ha setacciato le zone boschive più impervie, anche con il supporto di un elicottero della polizia di Bologna. Setacciati i boschi e i capanni abbandonati, in quell’ambiente impervio e ostile che invece ben conosceva Sebastiani. “Un uomo capace di adattarsi anche a situazioni estreme sia di caldo, sia di freddo e in luoghi impervi e inospitali”, dice chi lo conosce, sottolineando come non fosse infrequente incontrarlo in maglietta e pantaloncini in pieno inverno in mezzo ai boschi.

Intanto, si stanno tentando di ricostruire gli ultimi movimenti dei due, in particolare di Sebastiani, dopo il pranzo di domenica insieme a Elisa in una trattoria della zona. E si scava sempre di più anche nella vita privata della coppia, per capire che tipo di legame avessero. Alcuni conoscenti sospettano che l’operaio si fosse invaghito di Elisa dopo averla conosciuta per il suo lavoro di assicuratrice nell’ufficio del padre, ma sembra che lei, invece, lo considerasse solo come un amico. A testimoniare la loro amicizia, nonostante una certa differenza di età, ci sono alcuni scatti insieme, sorridenti, che i carabinieri hanno trovato nelle perquisizioni nell’abitazione dell’uomo che è stata posta sotto sequestro.

Al momento non vi sono persone indagate, ma solo un fascicolo contro ignoti, anche se una delle chiavi di lettura della storia potrebbe risiedere in testimonianze secondo cui il 45enne è stato notato a piedi, con gli indumenti bagnati, mentre domenica pomeriggio camminava da solo sul ciglio della strada provinciale che conduce a Sariano, una piccola frazione del comune di Gropparello, tra la val d’Arda e la val Chero.

“Siamo molto preoccupati per Elisa, ma speriamo con tutto il cuore di riabbracciarla al più presto”, dicono gli zii della ragazza, Stefania Dal Capo e Renzo Bonandin, presenti insieme a tanti altri amici e parenti al campo base allestito davanti alla chiesa del paese.

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Piero Abrate

Giornalista professionista dal 1990, in passato ha lavorato per quasi 20 anni nelle redazioni di Stampa Sera e La Stampa, dirigendo successivamente un mensile nazionale di auto e il quotidiano locale Torino Sera. È stato docente di giornalismo all’Università popolare di Torino.

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