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Aran Cosentino in difesa del Pianeta al fianco di Greta Thunberg

Aran Cosentino è un ragazzo friulano di 17 anni, al terzo anno di liceo artistico. L’amore per l’ambiente è nato quando era un bambino. Già nel 2014, a 12 anni, ha partecipato alla prima azione concreta in tema ambientale raccogliendo le firme per avviare un riciclo eco-sostenibile nella scuola media che stava frequentando.

Dal 2016 la sua vocazione si è trasformata in una vera e propria missione di vita: è diventato un attivista a difesa dell’ambiente occupandosi della tutela del proprio territorio e si è battuto con forza e coraggio nella salvaguardia di un torrente , l’Alberone, situato nelle valli del Natisone, dove vive. Il corso d’acqua era minacciato dal progetto di costruzione di una centrale idroelettrica non sostenibile. L’impatto sarebbe stato devastante per uno degli ultimi fiumi incontaminati, considerando che meno del 2% dei corsi d’acqua in Italia si trova in condizioni di elevata naturalità come questo torrente, dimostrato anche dalla diffusa presenza di gamberi di acqua dolce.

Nel dicembre del 2018 il giovane, insieme al comitato “Amici del torrente Alberone“, vince la propria battaglia, facendo in modo che la ditta interessata ritirasse il progetto. Dopo questo importante successo Aran non si è fermato e continua ancora oggi a lottare per contrastare il cambiamento climatico e l’inquinamento in tutto il Pianeta.

Aran ha gentilmente concesso al Valore Italiano un’intervista inedita per parlare dei temi che gli stanno più a cuore.

Aran Cosentino sulle sponde del torrente Alberone.

Come è nata la tua passione per l’ambiente?

Da sempre sono apassionato di ambiente e faccio del mio meglio per difenderlo. Forse perchè abito in una zona incontaminata e immersa nella natura o forse per i valori che la mia famiglia mi ha insegnato. Per esempio il rispetto della natura, non deve essere scontato. La Madre Terra, unica casa di tutti, deve essere tutelata per la nostra stessa sopravvivenza. Siamo tutti interconnessi, noi e la Terra. So che un mio lontano parente viveva nei boschi in Slovenia, da solo, senza accendere il fuoco per non dare fastidio alle formiche. La vena naturalista è nel mio dna.

Quale rapporto hai con Greta Thunberg?

Greta è una ragazza molto coraggiosa e determinata. La sua originalità e diversità ha ispirato milioni di giovani a unirsi senza alcun tipo di divisione per uno scopo comune. È riuscita a svegliare e a portare l’attenzione dell’opinione pubblica sul tema ambiente.

Siamo in contatto, la seguo da quando la sua storia è iniziata, tanto che il 15 novembre 2018 sono stato uno dei primi a farmi una foto con il cartello per la giustizia climatica, foto che a lei è piaciuta e che ha pure condiviso. Un giorno ci incontreremo, anche se con il nostro impegno per la tutela dell’ambiente ci siamo già incontrati…

Che idea ti sei fatto su tutti quei movimenti nati nell’ultimo periodo sulla tutela ambientale?

Mi auguro che siano spontanei e sinceri, che si occupano realmente dei problemi ambientali senza alcun tipo di interesse nascosto. I movimenti in questione sono partiti dal basso e devono rimanere così, sta ai governi agire. I governi devono immediatamente prendere in considerazione il volere del popolo che nell’ultimo periodo si sta facendo sentire. La forza di Fridays For Future è data dai giovani che sono i veri protagonisti della protesta. Una protesta che nasce dai giovani e tocca tutti, perchè il Pianeta è di tutti. Le vecchie generazioni non possono girarsi dall’altra parte ma devono prendersi le proprie responsabilità.

Aran Cosentino (Facebook)

Questa non rischia di essere una moda passeggera per tanti giovani?

Non penso sarà una moda passeggerà e lo spero, perchè abbiamo bisogno di un cambiamento radicale, una vera rivoluzione culturale, sociale, economica e politica. Un cambio di sistema e non di clima, per ottenere risultati efficaci per salvare il nostro Pianeta. Quindi finchè non ci sarà una svolta, il movimento libero e spontaneo continuerà perchè la salute del Pianeta non va in vacanza.

Per i governi mondiali il concetto di ecologia è strettamente collegato all’economia? In che modo?

L’economia stabilisce come procedere, non l’ecologia. Importanti sono i guadagni che devono arricchire i pochi che a discapito di molti vivono nel lusso. La situazione di adesso è evidente, gli scenziati già da molti anni dicono che dobbiamo cambiare rotta per non andare verso il baratro, ma è più comodo continuare a vivere bene adesso che riservare un futuro alle prossime generazioni. Deve cambiare questa mentalità e l’interesse dei governi dovrebbe essere la tutela dei beni comuni.

Quanto tempo resta per poter cominciare a prendere seri provvedimenti in materia di cambiamenti climatici?

Rimangono meno di 12 anni prima che sia troppo tardi per contrastare i cambiamenti climatici, se continuiamo a emettere emissioni a questo ritmo. Il ritmo attuale è spaventoso, dobbiamo agire ora prima che sia troppo tardi. Non desidero vivere in un mondo distrutto dall’egoismo, ma consegnare alle future generazioni un Pianeta migliore di come l’ho ricevuto.

Quali sono le azioni che un cittadino comune può fare quotidianamente per aiutare l’ambiente?

Tutti possono fare la differenza con piccoli gesti quotidiani. Per esempio non sprecare le risorse che già abbiamo, spegnere la luce quando non è indispensabile, ridurre lo spreco di acqua, usare i mezzi pubblici, andare in bici, utilizzare il car sharing, navigare sulla rete attraverso Ecosia (motore di ricerca che pianta alberi con le ricerche online). La raccolta differenziata è la base per inziare a riciclare l’enorme quantità di rifiuti che produciamo. Il passo successivo è tenersi informati sui temi di attualità connessi all’ambiente e protestare se qualcosa non va come dovrebbe. Alcuni diranno che non si può niente se decidono qualcosa, ma non ascoltiamoli perchè come dice il Dalai Lama: “Se pensi di essere troppo piccolo per fare la differenza prova a dormire con una zanzara.”

Aran Cosentino

In che modo riesci a conciliare il ruolo di studente e quello di attivista ambientale?

Mi considero un ragazzo originale ma normale dal punto di vista scolastico e nel tempo libero mi dedico all’attivismo ambientale e alla fotografia, la mia più grande passione. Studio al liceo artistico e inseguo il mio sogno frequentando l’indirizzo audiovisivo multimediale.

Qual è il rapporto con i tuoi coetanei?

Vengo ricordato come il ragazzo del torrente, anche non mi piace molto perchè mi limita, non amo le etichette. Ho tanti interessi e non desidero essere classificato solo come un “ecologico“! Penso che le etichette non dovrebbero essere mai applicate alle persone.

Avere nobili ideali in comune per cui lottare aiuta a creare nuove amicizie?

Certamente avere passioni in comune aiuta a creare nuove e profonde amicizie anche con persone molte lontane da te. Persone lontane che sembrano molto vicine a te per i pensieri comuni e obiettivi comuni. La connessione alla rete permette con facilità connessioni spontanee. Oviamente non deve rimanere tutto virtuale ma deve sfociare in azioni concrete. La tecnologia è un ottimo strumento se si sa come utilizzarlo. Non ne va abusata ma deve essere utilizzata con moderazione e buon senso.

Per vedere le foto realizzate da Aran su Flickr clicca qui (Facebook)

Cosa vorresti fare da adulto?

In futuro mi piacerebbe conciliare la mia passione per la fotografia con l’ambiente, mi piacerebbe diventare un fotografo e/o un regista. L’armonia tra arte e natura è perfetta.

Attualmente in quali iniziative sei impegnato per la tutela dell’ambiente?

Seguo il movimento Fridays For Future, di cui faccio parte. In futuro non so cosa mi aspetterà ma io continuerò ad andare avanti lottando per difendere la Madre Terra, senza alcun tipo di interesse nascosto, non faccio parte di organizzazioni ma spesso collaboro con associazioni ambientaliste. Dietro di me tengo a precisare che non c’è nessuno che mi manipola.

Carlo Saccomando

Carlo Saccomando

Classe 1981, giornalista pubblicista. Poco dopo gli studi ha intrapreso la carriera teatrale partecipando a spettacoli diretti da registi di caratura internazionale come Gian Carlo Menotti, fondatore del "Festival dei Due Mondi" di Spoleto, Lucio Dalla, Renzo Sicco e Michał Znaniecki. Da sempre appassionato di sport lo racconta con passione e un pizzico di ironia. Attualmente dirige il quotidiano "Il Valore Italiano".

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