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Aran Cosentino: “Serve una vera rivoluzione per salvare il Pianeta!”

Mi chiamo Aran Cosentino e da quando avevo 12 anni sono un attivista ambientale, per molti sono un ribelle. E se essere considerati ribelli vuol dire pensare fuori dagli schemi e difendere “Madre Terra” con tutte le proprie forze, ne sono fiero. Ognuno di noi può veramente fare la differenza. La gente ha il potere di cambiare le cose, sfortunatamente la maggior parte non lo sa. Dovrebbe saperlo perché la situazione globale non sta andando come dovrebbe.

I giovani non ci stanno a seguire regole arretrate che fino a ieri hanno cercato di propinarci e che hanno portato alla rovina la nostra “unica casa“. Stiamo dimostrando di avere una forza non comune e pretendiamo che le cose cambino in fretta! Serve un cambiamento radicale, una vera rivoluzione culturale, sociale, economica e politica. Un cambio di sistema e non di clima, per ottenere risultati efficaci per salvare il nostro caro Pianeta.

Desidero consegnare alle future generazioni un pianeta migliore di come l’ho ricevuto. Ricordati che niente è impossibile, se lo si vuole veramente.

Aran Cosentino
Aran Cosentino (Facebook)

Nel 2014 ho raccolto firme tra i miei compagni e professori per far introdurre la raccolta differenziata nella scuola media che frequentavo, dove non c’era. Ho avuto un gran successo, il preside di allora mi ha fatto i complimenti e pochi giorni dopo c’era la raccolta della carta in tute le classi. Una piccola vittoria che ha dato l’inizio al riciclo dell’istituto.

Durante l’estate del 2016 ho scoperto che il torrente della valle in cui abito, situata nel nord-est Italia, era in pericolo per il progetto di una centrale idroelettrica non sostenibile. Il torrente Alberone fa parte del meno del 2% dei corsi d’acqua in uno stato elevato di naturalità testimoniato dalla presenza del gambero d’acqua dolce. Una specie in via d’estinzione che va tutelato a tutti i costi in quanto rappresenta una rarità da preservare. All’età di 14 anni ho formato un comitato di liberi cittadini per la tutela del paesaggio, ed insieme abbiamo creato una petizione firmata da migliaia di persone provenienti da tutta il Friuli Venezia Giulia. Dopo una battaglia durata più di due anni, a dicembre 2018 è giunta la notizia che avevamo vinto, il torrente rimarrà libero per ora. L’augurio è che lo sia per sempre!

Dal gennaio 2019 faccio parte attivamente del movimento globale Fridays For Future, ho seguito la scia di Greta Thunberg che ha smosso le coscienze di migliaia di giovani nel mondo. Si tratta di una forte mobilitazione dal basso che non potrà essere ignorata. Iniziando così, in modo libero e spontaneo questo movimento continuerà la lotta per difendere il Pianeta.

Aran Cosentino
Greta Thunberg e Aran Cosentino nello schermo dello smartphone.

Ho contribuito alla nascita del gruppo locale di Fridays For Future nella città più vicina a me, raccogliendo persone di tutte l’età. Dall’8 febbraio ho cominciato a scendere in piazza ogni venerdì dopo la scuola per chiedere giustizia climatica e ambientale. Il 15 marzo e il 24 maggio ho partecipato ai due più grandi scioperi mondiali per il clima, sono state due giornate storiche. I giovani si sono mobilitati saltando una giornata di scuola e scioperando, un diritto fondamentale di tutti. Lo sciopero è una possibilità per esprimersi e per dire la propria opinione: le cose non vanno per il verso giusto e noi ve lo stiamo urlando! Ma tutti dobbiamo renderci conto che ciò che facciamo ha un impatto sull’ambiente e sulla vita di tutti. Dobbiamo smettere di pensare solo a noi stessi e ai nostri bisogni immediati.

Non sono mancati professori e scuole che hanno messo i bastoni fra le ruote agli studenti, impedendo di partecipare. Ma non ci fermeremo perché noi siamo il futuro.

Adesso tocca a tutti, giovani e adulti, portare avanti l’ impegno ambientale e sociale. Chiediamo giustizia climatica, che si dichiari lo stato di emergenza climatico, e che i governi si impegnino concretamente.

Abbiamo sentito troppe belle parole e niente fatti!

Aran Cosentino

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