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Arcuri: “Attrezzati per picchi superiori alla fase uno, ma non per l’apocalisse”

Quest’oggi il commissario straordinario per l’emergenza, Domenico Arcuri, in video audizione alle Commissioni Finanze e Attività produttive della Camera, ha fornito un’accurata analisi della situazione partendo da quella economico finanziaria: “La crisi ha anzitutto caratteristiche, dimensione e durata del tutto imprevedibile, comuni a quelle di altre vissute nei decenni scorsi – ha affermato – . La sua specificità è la ‘disordinata durata’: non riusciamo a prevedere per quanto tempo le attività economiche e sociali saranno condizionate e dovranno essere limitate“.

Se da un lato il Governo è molto attento alle ripercussioni economiche che questo fenomeno sta avendo e avrà sull’economia del Paese, dall’altro lato una grande attenzione è focalizzata sulla gestione sanitaria della pandemia e sulla sua evoluzione. Arcuri è sicuro che il sistema è pronto a reggere “picchi anche superiori a quelli della prima fase dell’emergenza” , mentre l’arrivo di un eventualeapocalisse non sarebbe in grado di reggerla nessuno. Quest’ultima affermazione mette in evidenza come la priorità sia quella di continuare a mantenere la massima attenzione e garantire la sicurezza dei cittadini, perché un ritorno alla normalità senza regole significherebbe rischiare un contagio di ritorno con picchi superiori a quelli del recente passato. Ma il commissario è convinto che ‘l’apocalisse‘ non ci sarà.

arcuri attrezzati picchi
Da sx il commissario Domenico Arcuri e il premier Giuseppe Conte

Da un punto di vista sanitario la situazione è più confortante rispetto a qualche settimana fa, lo testimonia il numero dei posti occupati in terapia intensiva che attualmente circa 1.980 su una disponibilità di 9 mila, mentre i ventilatori polmonari distribuiti sono 4.200 ventilatori e afferma il commissario Arcuri “potremmo raddoppiarne il numero in pochi giorni, ma non solo per ora non servono, ma non sappiamo dove saranno gli eventuali maggiori focolai

Il commissario ha poi spiegato che “l’Italia sta gestendo l’emergenza in paragone ad altri Paesi con modalità e strumenti largamente sufficienti a fronteggiarla, purtroppo non c’è alcuno strumento in grado di sconfiggerla“. Sul tema delle forniture dei dispositivi di protezione individuale Arcuri ha sottolineato che entro la fine dell’estate l’Italia potrebbe “liberarsi del fardello” di acquistarli all’estero e “avere il 100% dei dpi Made in Italy”, anche se al momento la produzione italiana copre solo un quarto dei fabbisogni nazionali.

Da lunedì (4 maggio, inizio fase 2, ndr) se serviranno possiamo distribuire 12 milioni di mascherine al giorno, da giugno 18 milioni, da agosto 24 milioni al giorno. Le distribuiamo gratis a sanità, Pubblica amministrazione, forze dell’ordine e servizi essenziali, da lunedì anche ai trasporti pubblici locali e alle Rsa pubbliche e private. Ma il commissario non distribuisce mascherine ai cittadini, deve metterli in condizione di comprarle a un prezzo più conveniente possibile, di qui il prezzo calmierato a 0,50 centesim

Domenico Arcuri

Sempre sul tema mascherine Arcuri è tornato sul prezzo calmierato, a 50 centesimi, di quelle chirurgiche “Abbiamo fissato un prezzo massimo di vendita, non di acquisto. Rassicuro che l’obiettivo di calmierare il prezzo non è ostile all’obiettivo di attrezzare una filiera italiana e sostituire con essa prodotti che siamo costretti a importare“, ha spiegato. Secondo le analisi del effettuate dalla task force che gestisce l’emergenza il costo di produzione della mascherina è di 5 centesimi “capite qual era lo spazio di profitto? – ha aggiunto – Bisognava limitarlo, tanto più che le aziende non erano tutte italiane. Le aziende ora ce le danno a 38 centesimi“.

Il settore più sofferente dell’economia è il commercio, non l’industria, che in gran parte non ha mai chiuso – conclude Arcuri – ma dobbiamo contemperare le esigenze di riapertura con la salute dei cittadini. Lì (nel settore del commercio) si concentra il maggiore problema, ma ho inteso che la progressiva riapertura anche di questi settori inizia il 18 maggio.

Norbert Ciuccariello

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Norbert Ciuccariello

Classe 1976, fondatore del quotidiano web nazionale il Valore Italiano e del quotidiano locale Torino Top News. Oltre a ricoprire l'incarico di editore e giornalista pubblicista è un imprenditore impegnato nel settore della moda e della contabilità.

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