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Assegnate le “Bandiere del gusto 2019”, trionfa la Campania

Il cibo diventa la voce principale del budget delle famiglie in vacanza: in Italia circa un terzo della spesa di italiani e stranieri viene destinato alla tavola per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per cibo di strada o specialità enogastronomiche per un importo complessivo stimato nel 2019 in oltre 27 miliardi all’anno, il massimo storico di sempre.

E’ quanto emerge dallo studio Coldiretti “La vacanza Made in Italy nel piatto” diffuso in occasione dell’apertura del Villaggio contadino della Coldiretti a Milano con diecimila agricoltori al Castello Sforzesco, da Piazza del Cannone a Piazza Castello, provenienti da tutta Italia  per presentare la più ricca esposizione della variegata offerta enogastronomica delle località turistiche italiane con mercati contadini, agrichef con le ricette storiche ed esposizioni ad hoc per l’assegnazione delle “Bandiere del gusto 2019“.

Un italiano su cinque sceglie il luogo di vacanza in base al cibo

Non a caso il cibo rappresenta per quasi un italiano su cinque (19%) la principale motivazione di scelta del luogo di villeggiatura, mentre per un altro 53% costituisce uno dei criteri su cui basare la propria preferenza e solo un 5% dichiara di non prenderlo per niente in esame secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’. Il 72% dei vacanzieri punta sui prodotti della cucina locale mentre solo il 17% ricerca anche in villeggiatura i sapori di casa propria ed il resto si affida alla cucina internazionale.

L’Italia è il solo Paese al mondo che può contare primati nella qualità, nella sostenibilità ambientale e nella sicurezza della propria produzione agroalimentare che peraltro ha contribuito a mantenere nel tempo un territorio con paesaggi di una bellezza unica” ha affermato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che “il buon cibo insieme al turismo e alla  cultura rappresentano le leve strategiche determinanti per un modello produttivo unico che ha vinto puntando sui valori dell’identità, della biodiversità e del legame territoriale”.

Le “Bandiere del gusto” made in Italy 2019

Salgono al numero record di 5155 nel 2019, con la Campania che si piazza in testa alla classifica delle regioni con più specialità tipiche, ben 531, davanti a Toscana (461) e Lazio (428). E’ quanto emerge dal nuovo censimento 2019 delle specialità che sono ottenute secondo regole tradizionali protratte nel tempo per almeno 25 anni.

Pappacelle in aceto (Facebook)

Specialità tipiche campane

Particolarmente ricca, curiosa e colorata la lista delle specialità nazionali. Partendo dal podio in Campania troviamo le Papaccelle, piccoli e coloratissimi peperoni più o meno piccanti che vengono per lo più utilizzati per le conserve sott’aceto, la Cucozza zuccarina detta anche zucca lunga di Napoli perché si presenta come un frutto molto lungo di forma cilindrica, viene raccolta in estate ma se opportunamente conservata in luogo asciutto e fresco, si conserva per tutto l’inverno.

bandiere del gusto 2019
Torta ‘co bischeri (Facebook)

Specialità tipiche toscane

In Toscana invece tra le bandiere del gusto c’è la Piattella pisana, un fagiolo bianco di forma appiattita con una buccia sottilissima quasi assente e la pasta molto morbida che rendono questo legume particolarmente apprezzato in cucina. Ancora squisita è la Torta co’ bischeri, un dolce di pasta frolla ripiena di un impasto a base di riso e cioccolata o ancora la Bottarga di Orbetello, prelibatezza dal colore ambrato e sapore intenso che per tanti anni è stata poco conosciuta perché prodotta quasi esclusivamente a livello familiare.

bandiere del gusto 2019
Fagiolo tondino del purgatorio (Facebook)

Specialità tipiche laziali

Nel Lazio viene seminato da tempo immemorabile il Fagiolo del purgatorio che rappresenta il piatto fondamentale del mercoledì delle ceneri, denominato “pranzo del purgatorio” o ancora il Conciato di San Vittore molto particolare per la concia esterna composta da circa quindici spezie che venne ideata per conservare il prodotto in epoche in cui non esistevano celle frigorifere o ghiacciaie.

bandiere del gusto 2019
Formaggio Montèbore (Facebook)

Specialità tipiche piemontesi

Per i piemontesi invece immancabili tra i prodotti tradizionali sono il Montébore, il formaggio più raro al mondo, le cui origini si perdono nei secoli, viene realizzato miscelando latte crudo vaccino e ovino e ancora il Salame d’la doja, tipico insaccato prodotto con carni suine di prima scelta condite con aglio e vino rosso.

Dietro ogni prodotto c’è una storia, una cultura ed una tradizione che è rimasta viva nel tempo ed esprime al meglio la realtà di ogni territorio” ha infine concluso il presidente Coldiretti Prandini, evidenziando “la necessità di difendere questo patrimonio del Made in Italy dalla banalizzazione e dalle spinte all’omologazione e all’appiattimento verso il basso dell’offerta alimentare anche turistica”.

La classifica delle Bandiere del gusto 2019

REGIONESPECIALITÀ
CAMPANIA531
TOSCANA461
LAZIO428
EMILIA-ROMAGNA396
VENETO374
PIEMONTE342
LIGURIA299
PUGLIA285
CALABRIA269
LOMBARDIA249
SICILIA244
SARDEGNA205
FRIULI-VENEZIA GIULIA177
MOLISE159
MARCHE153
ABRUZZO148
BASILICATA135
TRENTINO105
ALTO ADIGE90
UMBRIA69
VAL D’AOSTA35
TOTALE5.155

Fonte: Elaborazione Coldiretti sul censimento dei prodotti tradizionali regioni 2019.

Carlo Saccomando

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Carlo Saccomando

Classe 1981, giornalista pubblicista. Poco dopo gli studi ha intrapreso la carriera teatrale partecipando a spettacoli diretti da registi di caratura internazionale come Gian Carlo Menotti, fondatore del "Festival dei Due Mondi" di Spoleto, Lucio Dalla, Renzo Sicco e Michał Znaniecki. Da sempre appassionato di sport lo racconta con passione e un pizzico di ironia. Attualmente dirige il quotidiano "Il Valore Italiano".

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