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Associazioni animaliste: denuncia e ricompensa per falco ferito

ANCONA. Un rarissimo esemplare di falco pescatore è stato ferito gravemente vicino a Pianello Vallesina (Ancona), al confine della Riserva Naturale di Ripa Bianca di Jesi (Ancona). Le associazioni ambientaliste e animaliste delle Marche hanno quindi deciso di sporgere denuncia contro ignoti, offrendo una ricompensa di mille euro a chi fornirà indicazioni per risalire al cacciatore che ha compiuto tale gesto. “Il falco pescatore è una specie molto rara in Italia, visto che nidifica con solo tre o quattro coppie in Toscana, per cui si tratta di un gravissimo e ignobile attentato alla biodiversità”, dichiarano le associazioni. Si tratta, come spiegano, di “un rapace che non può essere confuso o scambiato con nessuna specie cacciabile, per cui il fatto che gli sia stato sparato nel giorno dell’apertura ufficiale della stagione venatoria, oltretutto al confine con un’area protetta, dimostra che si tratta di un atto criminale deliberato e spregiudicato da parte di un cacciatore”.

cacciatori

L’animale, colpito da una rosa di pallini da caccia che gli hanno procurato la rottura di un’ala e gravi ferite a un occhio, è stato soccorso e portato al Centro di recupero animali selvatici delle Marche. Le sue condizioni restano molto serie. Visti i danni riportati, anche se dovesse sopravvivere, il rapace non potrà più essere rilasciato in natura. L’Articolo 1 della legge 157/1992 recita: “La fauna selvatica è patrimonio indisponibile dello Stato ed è tutelata nell’interesse della comunità nazionale e internazionale”. La legge applica sanzioni con multe e arresti per chi caccia uccelli, appartenenti a fauna selvatica, non compresi tra le specie cacciabili, e chi lo fa, tra gli altri, in parchi nazionali o regionali, riserve naturali.

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