• SPORT

Audio De Rossi: “100 mila euro a partita. E se non gioco rimango gratis”

ROMA. Emergono nuovi interessanti risvolti nella vicenda De Rossi – AS Roma. Oggi è stato diffuso un messaggio audio di whatsapp nel quale il centrocampista giallorosso, parla di un colloquio avuto con l’amministratore delegato Guido Fienga.

Queste le parole di Daniele De Rossi: “Non vi avrei chiesto un euro. Voi ( il riferimento è al Ceo Fienga e alla società, presidente Pallotta incluso) dite che sono malato? Allora datemi 100 mila euro a partita. Considerate che se riesco a disputare 10 partite allora mi pagate un milione. È l’annuale che mi volevate proporre su per giù.”

L’audio di Daniele De Rossi

Consideriamo che Capitan Futuro nelle ultime due stagioni ha guadagnato 3 milioni di euro netti a stagione. Mentre dal 2012 al 2017 ha incassato le cifre più alte in carriera corrispondenti a 5,41 milioni a stagione.

Il discorso prosegue: “Se invece riesco a fare 30 partite mi date 3 milioni, volete fare così?“. Ecco il riferimento allo stipendio attuale. Inoltre in questa stagione ha disputato 17 gare in Serie A, 4 in Champions League e 1 in coppa Italia. Il che vorrebbe dire che se fosse stato pagato a gettone avrebbe guadagnato 2,2 milioni. Daniele continua dicendo :” Avete anche la possibilità di non farmi mai giocare e quindi rimango gratis.”

De Rossi Audio
Daniele De Rossi, diffuso un audio di whatsapp

A questo punto dalle sue parole si intuisce che il discorso è stata una battuta per vedere la reazione del delegato societario. De Rossi affrema che dopo questo discorso Fienga afferma che è proprio la proprsta che aveva pensato per lui e che addirittura avrebbe pensato di inserire un bonus fisso. Opzione a cui il capitano avrebbe anche potuto rinunciare, visto l’attaccamento alla maglia. Nonostanet le parole del dirigente, Daniele sa in cuor suo che la società lo ha letteralmente scaricato.

Una volta tornato a casa arriva il bello: ” Un anno che non ci parliamo,nessuno mi offre niente: dopo due ore e mezzo di colloquio per dirmi che mi cacci via arrivo a casa e mi chiami per dire che se penso a un contratto a gettone, 100 mila a presenza, al presidente va bene cosi.” In pratica dopo l’incontro il residente James Pallotta ritorna sui suoi passi ed è disposto a rinnovare il contratto.

De Rossi Audio
I giocatori giallorossi con la maglia di De Rossi, presenti alla conferenza stampa di addio

Il problema è che De Rossi non è disposto più ad accettare. È troppo attaccato a Roma e alla Roma, quella vera, quella per cui si è sempre battuto. In questo caso non c’è riconoscenza, non c’è amore. Non si riconosce più in questa società. Il guerriero ha deciso di continuare a combattere, ma in altre terre, lontane dal continente italico. Lo aspettano nuove eroiche eroiche, in altre nazioni. In attesa che la sua amata Roma torni agli antichi splendori di un tempo. Perchè forse un domani potrà far parte di questa società da dietro una scrivania, ma per il gladiatore non è ancora arrivato il momento di appendere gli scarpini al chiodo.

Carlo Saccomando

Tags

Carlo Saccomando

Classe 1981, giornalista pubblicista. Poco dopo gli studi ha intrapreso la carriera teatrale partecipando a spettacoli diretti da registi di caratura internazionale come Gian Carlo Menotti, fondatore del "Festival dei Due Mondi" di Spoleto, Lucio Dalla, Renzo Sicco e Michał Znaniecki. Da sempre appassionato di sport lo racconta con passione e un pizzico di ironia. Attualmente dirige il quotidiano "Il Valore Italiano".

Articoli correlati