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Autostrada Asti-Cuneo, dopo 30 anni d’attesa, ripartono i lavori e dureranno 4 anni

L’autostrada Asti-Cuneo, grande incompiuta della viabilità piemontese, della quale costituisce un cardine fondamentale per lo sviluppo, torna d’attualità. Chi si aspettava una rapida accelerata sulla ripresa dei lavori rimarrà deluso, ma almeno adesso qualcosa si muove, anche se al rallentatore.

Serviranno quattro anni per completare i 9 km mancanti dell’”Autostrada dei Vini”: due e mezzo per il primo lotto (2.6b) che va da Alba a Verduno (sede del nuovo ospedale delle Langhe), e un anno e mezzo per terminare quello da Verduno a Cherasco (2.6a). È il cronoprogramma annunciato dal presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, che al Castello di Grinzane Cavour ha convocato i vertici della società concessionaria per fare il punto sulla data di partenza dei lavori.

Presente l’intera Giunta regionale, a cominciare dal vicepresidente Fabio Carosso e dall’assessore alle Infrastrutture e Trasporti, Marco Gabusi. Con loro i presidenti delle Province di Asti e Cuneo, Paolo Lanfranco e Federico Borgna, una delegazione di sindaci del territorio guidata dai primi cittadini di Alba, Asti e Cuneo. A rappresentare la società Autostrada Asti-Cuneo il presidente Giovanni Quaglia e l’amministratore delegato Bernardo Magrì.

Autostrada Asti-Cuneo
Il governatore del Piemonte, Alberto Cirio, di fronte all’autostrada incompiuta Asti-Cuneo (Twitter)

“Le opere bisogna finirle. Dopo aver completato in un anno dal nostro insediamento l’ospedale di Verduno, che sarà operativo pienamente da luglio, adesso possiamo concentrarci sull’Asti-Cuneo, che il nostro territorio aspetta da più di 30 anni”, ha dichiarato il presidente Cirio.

Il cronoprogramma partirà dal momento della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. “Per avere certezza che la pubblicazione avvenga prima della fine dell’estate – ha sottolineato il presidente del Piemonte andremo a Roma con una delegazione di sindaci del territorio dal premier Conte, al quale chiederemo anche garanzie per i 100 milioni di euro di opere complementari promesse a suo tempo”.

Dall’incontro sono emerse due importanti novità: non sarà richiesto il pagamento del pedaggio per andare all’ospedale di Verduno sia da Alba che da Cuneo, “perché sarebbe assurdo, dopo che si è aspettato l’ospedale 20 anni e l’autostrada 30, metterla a pagamento quando la si deve usare per andare a farsi curare”. Non verrà inoltre realizzata la discarica inizialmente prevista nel primo tratto perché superata dalle nuove progettazioni.

Mel Menzio

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