• CRONACHE

Avvelenata Pimpi, la cagnetta adottata da Susanna Tamaro

Si chiamava Pimpi e si è spenta nella giornata di ieri, uccisa da un boccone avvelenato. Pimpi era una cagnolina che Susanna Tamaro aveva adottato da appena sei mesi. Quest’ultima si era recata per un mese nel canile in cui Pimpi era situata, andava a trovarla con regolarità e tra loro, giorno dopo giorno, si instaurò un legame di pura gioia. Finché un giorno Susanna portò Pimpi nella sua nuova casa: e da qui nacque un grande amore!

Il dolore per la sua perdita dev’essere straziante, ma Susanna, nella sua pagina Facebook, la omaggia ricordandola com’era: una cagnolina allegra ed ubbidiente, che amava stare in compagnia di cani, gatti e bambini. Era un cane che amava il mondo ed era solita studiarlo con estrema curiosità. Come la maggior parte di noi, Susanna si vedeva avanzare negli anni con la sua fedele amica Pimpi al suo fianco, invecchiando insieme e nei lunghi anni di compagnia, come lei stessa ha affermato: «[…] con la tua gioiosa felicità saresti stata l’antidoto naturale all’inevitabile malinconia del passare degli anni». Purtroppo, però, non sarà così.

A tal proposito, Diana Lanciotti – giornalista, scrittrice e fondatrice del Fondo Amici di Paco (l’Associazione nazionale per la tutela degli animali) – ha voluto scrivere sul proprio sito un messaggio di solidarietà a Susanna Tamaro, esprimendo le proprie riflessioni con stile pacato ed equilibrato, improntato al “persuadere con dolcezza”.

Secondo quanto afferma Diana, in quanto sostiene che gli animali, al contrario della specie umana, non sono stati dotati della malvagità: «il peggio che possa capitare a chi si macchia di tali crudeltà è di andare in Paradiso, e là trovare ad accoglierlo le anime delle sue vittime, animali ma anche umane. Non c’è peggior Inferno, per chi ha tradito e calpestato il dono dell’Umanità che gli è stato fatto al momento della nascita».

Sempre secondo quanto ha affermato la giornalista, l’uomo può rivelarsi un essere straordinario, ma anche il più crudele e questa vicenda accaduta a Pimpi non può che esserne una testimonianza. È giusto ricordare che ogni vita ha un valore e va rispettata e questo non vale solo per quella umana.

È possibile trovare il testo di Diana Lanciotti cliccando sul seguente link https://www.dianalanciotti.it/2019/01/avvelenata-pimpi-la-cagnolina-di-susanna-tamaro/ oppure sulla pagina Facebook  del Fondo Amici di Paco.

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Valeria Glaray

Laureata in Servizio Sociale ed iscritta alla sezione B dell’Albo degli Assistenti Sociali della Regione Piemonte. Ha un particolare interesse per gli argomenti relativi alla psicologia motivazionale e per le pratiche terapeutiche di medicina complementare ed alternativa. Amante degli animali e della natura.

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