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Banksy, la metro di Londra cancella l’ultima opera provocatoria dello street artist

Lo street artist più famoso e nello stesso tempo più misterioso del pianeta, Banksy, ha deciso di dare vita alla sua nuova opera su un vagone della metropolitana londinese ed ha documentato l’impresa attraverso un video postato su Instagram.

L’opera “If you don’t mask – you don’t get” (Se non ti metti la mascherina allora non hai capito) rappresenta una critica nei confronti di coloro i quali non rispettano le misure anti-contagio previste per combattere la diffusione della pandemia, come ad esempio l’obbligo di indossare la mascherina sopratutto in luoghi chiusi come i mezzi di trasporto pubblici.

banksy metro londra

L’artista è salito a bordo della metro vestito da addetto alle pulizie, attraverso l’ausilio di alcuni stencil e dello stesso spruzzatore usato per disinfettare i vagoni, riempito di vernice verde acqua che ricorda il colore delle mascherine chirurgiche, ha realizzato alcuni topi intenti a lanciarsi dal paracadute, che per l’occasione è una mascherina. Uno dei roditori è dipinto mentre starnutisce e un altro spruzza del gel antibatterico. Immancabile la firma dell’artista che è stata dipinta sulla porta del macchinista.

L’azienda dei trasporti londinese ha nel frattempo fatto sapere di avere rimosso l’opera “alcuni giorni fa” a causa di una rigorosa politica anti-graffiti, ma che avrebbe invitato Banksy a ricreare il suo messaggio “in un luogo adatto“. Un portavoce del TfL ha dichiarato: “Apprezziamo il fatto di incoraggiare le persone a indossare le mascherine, cosa che sta facendo la stragrande maggioranza dei clienti sulla nostra rete di trasporto. In questo caso particolare, il lavoro è stato rimosso alcuni giorni fa a causa della nostra rigorosa politica anti-graffiti. Vorremmo offrire a Banksy la possibilità di fare una nuova versione del suo messaggio per i nostri clienti in una posizione adatta“.

Strepitosa anche la chiusura finale del video che cita un famoso brano della band britannica Chumbawamba, pubblicata nel 1997, dal titolo “Tubthumping“. Oltre ad essere inserito come colonna sonora nella parte finale del filmato, nelle immagini si intravede dall’interno del vagone della metro londinese una scritta su un muro che recita “I get lockdown“, mentre quando le porte della locomotiva si chiudono appare magicamente la scritta “but I get up again“, sotto la quale appaiono altri due roditori.

Il riferimento è al ritornello ricorrente della canzone, oltre ad essere la strofa iniziale, che fa “I get knocked down, but I get up again” (Sono stato mandato al tappeto, ma mi rialzo ancora). Sostanzialmente Banksy afferma “Posso anche stare rinchiuso, ma continuerò a rialzarmi“.

Carlo Saccomando

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Carlo Saccomando

Classe 1981, giornalista pubblicista. Poco dopo gli studi ha intrapreso la carriera teatrale partecipando a spettacoli diretti da registi di caratura internazionale come Gian Carlo Menotti, fondatore del "Festival dei Due Mondi" di Spoleto, Lucio Dalla, Renzo Sicco e Michał Znaniecki. Da sempre appassionato di sport lo racconta con passione e un pizzico di ironia. Attualmente dirige il quotidiano "Il Valore Italiano".

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