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Biennale: in mostra “Barca Nostra”, a ricordo dei morti in mare

VENEZIA. La Biennale di Venezia ha deciso di “smuovere le coscienze” sui morti in mare, attraverso un’installazione che farà discutere. Alla 58esima Mostra d’Arte, firmata da Ralph Rugoff, nel bacino dell’Arsenale ci sarà il peschereccio libico inabissatosi con 700 vittime il 18 aprile 2015 nel Canale di Sicilia. L’imbarcazione, già partita dalla Sicilia qualche giorno fa, è giunta nel porto commerciale di Venezia, prendendo il nome di “Barca Nostra”, voluto dall’artista svizzero Christoph Büchel, ideatore del progetto. «Lontana da distrazioni, lontana dal chiasso, invita solo a un grande silenzio e alla riflessione», ha detto Paolo Baratta, presidente della Biennale.

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Il relitto, recuperato a 350 metri di profondità, dal giugno 2016 si trovava al pontile Nato della Marina militare di Augusta, dove era stato trasportato dopo un’operazione complessa disposta dalla presidenza del Consiglio. Poche settimane fa il ministero della Difesa aveva deciso di concedere il natante alla città di Augusta, con lo scopo di realizzare il “Giardino della memoria”, proposto dal Comitato 18 Aprile, movimento spontaneo nato per ricordare la tragedia. Al termine della Biennale di Venezia, il 24 novembre 2019, il barcone farà ritorno ad Augusta, per essere posto nel giardino. «Ci auguriamo che tanti, ora e nei mesi a venire – ha sottolineato il Comitato 18 Aprile – comprenderanno l’importanza del barcone in ragione di ciò che esso rappresenta per i migranti e le genti che hanno vissuto questa esperienza».

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