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Mafia, blitz contro il clan di Tommaso Natale: 16 arresti a Palermo

Le forze dell’ordine hanno inferto un altro duro colpo alla mafia: la Dda di Palermo ha disposto il fermo di 16 persone accusate di associazione mafiosa, tentato omicidio, estorsioni, danneggiamenti, minacce aggravate, detenzione abusiva di armi da fuoco.

L’indagine, coordinata dal procuratore Francesco Lo Voi e dal procuratore aggiunto Salvatore De Luca e condotta dal Nucleo Investigativo dei carabinieri di Palermo, riguarda il “mandamento” mafioso di Tommaso Natale e, in particolare, le “famiglie” di Tommaso Natale, Partanna Mondello e ZEN – Pallavicino.

Le circostanze che hanno costretto i magistrati e i carabinieri di Palermo ad accelerare i tempi per bloccare la “rinascita” e l’espansione del clan di Tommaso Natale sono state alcune situazioni di grave pericolo per l’incolumità dei cittadini palermitani come ad esempio la sparatoria in pieno giorno nel settembre avvenuta lo scorso anno fra i palazzoni del quartiere Zen. Per non parlare delle tredici estorsioni nei confronti di imprenditori del territorio, e i progetti avanzati di rapinare furgoni portavalori e distributori di benzina con armi da guerra ed esplosivi.

mafia

Tra gli indagati anche un capomafia storico: Giulio Caporrimo che, tornato in libertà dopo una lunga detenzione, a maggio 2019, ha dovuto fare i conti con la nuova leadership di Francesco Palumeri, asceso al vertice del clan dopo la riorganizzazione degli assetti mafiosi seguita agli arresti disposti con l’inchiesta Cupola 2.0. 

Il capomafia palermitano Giuseppe Cusimano sarebbe stato il punto di riferimento per le famiglie indigenti del quartiere Zen e avrebbe tentato di organizzare una distribuzione alimentare per i poveri durante il primo lockdown del 2020.  Una circostanza, sottolineano gli investigatori, che dimostra come Cosa nostra “è sempre alla ricerca di quel consenso sociale e di quel riconoscimento sul territorio, indispensabili per l’esercizio del potere mafioso“.

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