• CRONACHE

Caivano, ieri l’ultimo commovente saluto a Maria Paola Gaglione

La bara di Paola esce dalla chiesa di San Paolo Apostolo con le campane che suonano a distesa. Applausi ripetuti, mentre le amiche fanno volare in cielo grappoli di palloncini bianchi. Il rito si è svolto davanti a circa 150 persone distanziate all’interno tra i banchi.

Altrettante sono rimaste all’esterno della chiesa. e davanti alle telecamere un appello del parroco don Parriciello: “Sono il parroco di tutti e sono vicino alle famiglie, a Ciro ed a Michele. Le loro famiglie vivono una di fronte all’altra, e dovranno riconciliarsi. Il tempo aiuterà in questo senso“.

Qui siamo in chiesa, il luogo dove l’odio tace. Non c’è posto per l’odio in chiesa“. Così don Maurizio Patriciello all’omelia dei funerali di Maria Paola Gaglione. La salma della 18enne morta durante l’inseguimento del fratello è in una bara bianca davanti all’altare. 

maria paola gaglione

Paola, perdonaci. Tutti noi, sacerdoti e laici, per non essere stati capaci di custodire questa tua fragile e preziosissima vita“. Queste le parole con le quali don Patriciello ha infine concluso la sua omelia ai funerali della giovane caivanese. Il sacerdote è rimasto sul piano teologico, sui temi della morte e della Resurrezione nell’omelia, senza fare riferimenti specifici ai fatti di cronaca, ma ricordando di aver battezzato Paola il 15 giugno 2003.

E’ restata seduta, affranta per il dolore, per tutta la cerimonia funebre la madre di Maria Paola Gaglione, Pina Amico. La donna è giunta in chiesa sorretta da figlie ed amiche di Maria Paola. Dopo di lei è giunto il marito. Alcune delle partecipanti al funerale indossano una maglietta con la riproduzione della foto della diciottenne morta dopo l’inseguimento e il conseguente speronamento in scooter da parte del fratello Michele Antonio.

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