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Calcio in Francia: stop definitivo alla stagione in corso. Si riparte ad agosto

Si tratta di un vero e proprio “calcio in faccia” a tutti gli appassionati di calcio transalpini, e più in generale a tutti gli estimatori del calcio d’oltralpe, perché quest’oggi il Governo francese, attraverso le parole del premier Edouard Philippe, ha sancito il definitivo stop alla stagione calcistica in corso.

Anzi a dirla tutta sarebbe più corretto affermare la fine della “stagione agonistica degli sport professionistici 2019-2020“, perché in Francia nessuna disciplina sportiva sarà esclusa dalle misure prese dal Governo. Ma le affermazioni di Philippe sono sembrate in un certo senso voler rincarare la dose nei confronti del mondo del pallone, difatti ha proseguito specificando “in particolar modo quella del calcio“. Sarebbero troppi i rischi legati alla ripresa in campo: oltre alla salute degli atleti si è anche considerata quella di tutte le persone che saranno al seguito dei club, dei direttori di gara, del personale di servizio allo stadio, di coloro i quali si sarebbero dovuti occupare delle dirette televisive, per non parlare di giornalisti e cronisti.

In molti pensano che tra francesi e italiani ci sia ben poco in comune, ma a malincuore devo confessare che la passione per il calcio è una di quelle caratteristiche che accomuna i due Paesi. Nonostante l’emergenza Coronavirus la rivalità in ambito sportivo rimane sempre molto accesa, e continuerà ad esserlo, ma la sensazione è che molti italiani si siano immedesimati nei panni dei cugini transalpini e abbiano provato un po’ di tristezza nell’aver appreso la fine dell’attuale stagione di Ligue 1 e di tutte le categorie inferiori.

stop calcio francia

Probabilmente la Lega francese sarà costretta a prendere atto dell’attuale classifica che sancirebbe il Paris Saint-Germain campione di Francia, una decisione che sarebbe accettata di buon grado sia dai club e che tifosi in quanto dopo 28 giornate la squadra parigina è prima a 12 punti di vantaggio sulla seconda, l’Olympique Marsiglia, con addirittura una partita in meno.

Ma più che l’assegnazione del titolo il problema più grande è legato alla quasi certa esclusione dalle prossime competizioni europee di club importanti come Monaco e Lione, entrambe settime a 40 punti con il Montpellier, distanti 9 lunghezze dalla quarta piazza che garantirebbe l’accesso in Europa League.

Inoltre il Lione ha raggiunto la finale di Coppa di Lega, e nel caso di vittoria della competizione avrebbe diritto ad un posto il EL. In teoria potrebbe beneficiare lo stesso del posto nella seconda più importante competizione calcistica europea in quanto il Psg è già qualificato in Champions, ma senza l’assegnazione della Coppa di Lega diventa tutto più complicato. A meno che la finale non venga disputata ai primi di agosto, in maniera tale da permettere all’OL di avere ancora il tempo di allestire una squadra che possa competere anche ambito europeo.

Mentre per quanto riguarda il capitolo retrocessioni il Tolosa, ultimo con il misero bottino di 13 punti in 28 gare, e l’Amiens, penultimo a 23 punti, saranno retrocesse, mentre il Nîmes in teoria dovrebbe giocare lo spareggio salvezza contro la vincitrice del play-off di Ligue 2. Ma il problema è che non ci sarà alcun play-off, per cui bisognerà capire cosa deciderà la Lega: se il play-off verrà giocato ad agosto oppure ci sarà uno scontro diretto tra la terza classificata del campionato cadetto e la terzultima della Ligue 1. Tutto è ancora molto incerto.

Kylian Mbappé

Addirittura si vocifera che considerate le gravi perdite che i club trasalpini subiranno a causa dello stop forzato, il Psg si stima possa perdere oltre 200 milioni di euro, la Lega starebbe pensando di far ripartire la stagione ad agosto e concluderla entro dicembre. Una possibilità che sembra scontrarsi con le direttive dell’Uefa che impongono di finire il campionato entro la fine di luglio per lasciare spazio alle competizioni europee. E va ricordato che se in Europa League non sono presenti club francesi, in Champions si segnala la presenza del Psg, che ha conquistato i quarti, e del Lione, che nell’andata degli ottavi, tra le mure amiche, ha sconfitto la Juventus per 1-0.

L’unica buona notizia con la quale il calcio francese può consolarsi è che dalla prossima stagione si ripartirà con un nuovo contratto dei diritti tv che garantirà in totale 1,1 miliardi di euro l’anno, fino al 2024.

Per questa stagione calcistica in Francia è proprio il caso di dire Rien ne va plus, les jeux sont faits “, i giochi sono ormai fatti, non si può più fare nulla. Chissà se la stessa sorte toccherà anche al calcio italiano…meglio non pensarci, per ora.

Carlo Saccomando

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Carlo Saccomando

Classe 1981, giornalista pubblicista. Poco dopo gli studi ha intrapreso la carriera teatrale partecipando a spettacoli diretti da registi di caratura internazionale come Gian Carlo Menotti, fondatore del "Festival dei Due Mondi" di Spoleto, Lucio Dalla, Renzo Sicco e Michał Znaniecki. Da sempre appassionato di sport lo racconta con passione e un pizzico di ironia. Attualmente dirige il quotidiano "Il Valore Italiano".

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