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California, apre il fuoco al food festival: tre morti

SAN JOSE’. Una festa che si trasforma in tragedia. Sono passate quasi le 18 quando Santino William Legan, diciannovenne di origini italo-iraniane e simpatizzante “suprematista”, apre il fuoco con un fucile d’assalto durante il Gilroy Garlic Festival, una delle maggiori manifestazioni dedicate al cibo negli Stati Uniti. Il bilancio è di tre morti, fra cui un bambino di sei anni, una ragazzina di 13 e un ventenne. I feriti sono una quindicina: nessuno pare in pericolo di vita.

Il festival dell’aglio di Gilroy si stava avviando alla conclusione, quando Legan ha aperto il fuoco all’improvviso. L’intervento della polizia è stato tempestivo: una volta identificato il killer lo hanno colpito e ucciso. Legan sarebbe riuscito a entrare al festival tagliando parte della recinzione dell’area. La polizia, in base alle testimonianze raccolte, si è messa immediatamente a caccia di un secondo uomo che potrebbe aver aiutato il killer nel suo gesto folle. 

Sulla pagina Instagram dell’omicida c’e’ il riferimento a un libro di un suprematista bianco del 1890 che include principi misogini e razzisti, dichiarando al superiorità della razza anglosassone.

Secondo quanto detto da Jack van Breen, il cantante del gruppo Tin Man che si stava per esibire al festival, l’uomo indossava una maglietta verde, un fazzoletto sul grigio intorno al collo e imbracciava un fucile d’assalto.
“Sembrava volesse uccidere il maggior numero di persone possibili”, ha raccontato un’altra testimone.

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Piero Abrate

Giornalista professionista dal 1990, in passato ha lavorato per quasi 20 anni nelle redazioni di Stampa Sera e La Stampa, dirigendo successivamente un mensile nazionale di auto e il quotidiano locale Torino Sera. È stato docente di giornalismo all’Università popolare di Torino.

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