WASHINGTON. Il governatore della California Gavin Newsom ha ordinato a tutti i residenti dello stato, circa 40 milioni di persone, di stare a casa per contrastare la rapida diffusione dell’epidemia di coronavirus. Da Los Angeles a San Francisco scatta dunque il lockdown. “Dobbiamo piegare la curva.
L’isolamento a casa non è la mia scelta preferita ma ora è necessaria”, ha detto il governatore. E dello stesso parere si è dimostrato il presidente Alberto Fernandez ha annunciato ieri sera a Buenos Aires la realizzazione in Argentina di un ‘isolamento sociale preventivo obbligatorio’, in sostanza una quarantena, a livello nazionale, per contrastare l’espandersi nel Paese del coronavirus, che comincia all’ora 0 di oggi (le 4 italiane) e si concluderà il 31 marzo alle 24.
Il rispetto della quarantena, ha sottolineato il capo dello Stato, sarà sorvegliato dalla polizia nazionale e locale e dalle forze armate.
La misura si aggiunge ad altri provvedimenti già adottati in passato, come la sospensione delle lezioni fino al 31 marzo, e l’obbligo per tutti coloro che entrano in Argentina dall’estero di mettersi in quarantena per 14 giorni.
Norbert Ciuccariello