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Cani avvelenati e buttati in un pozzo a Livorno

Nonostante i numerosi appelli e le numerose campagne di sensibilizzazione a favore degli animali, continua la malvagità ai danni di creature indifese. In un quartiere collinare di Livorno tre cani di proprietà sono stati ritrovati morti in fondo a un pozzo, con tutta probabilità sono stati picchiati e avvelenati. La macabra scoperta è stata fatta dal proprietario quando, rientrando a casa, non ha trovato i suoi sei cani. Perlustrando il giardino si è accorto di una parte di recinzione tagliata e così ha iniziato a cercare nei dintorni, trovandone tre vivi ma spaventati e feriti e poi il drammatico rinvenimento.

cani avvelenati livorno

Ormai notizie di questo genere sono così frequenti e raccapriccianti che sembra di assistere a un pessimo film horror, ma purtroppo è la dura realtà” – ha commentato Piera Rosati, Presidente della Lega Nazionale per la Difesa del Cane (LNDC) – Come si può arrivare a forzare la recinzione di una proprietà privata e prendere i cani per seviziarli e avvelenarli? Il livello di lucidità e predeterminazione con cui è stato commesso questo orrendo crimine è davvero inquietante. A Livorno c’è una persona estremamente pericolosa che va in giro a piede libero, pronta a fare del male ad altri esseri viventi di qualunque specie, anche umana.

Come sempre accade in questi casi, il proprietario ha sporto denuncia contro ignoti e LNDC si unirà alla denuncia ma il rischio di archiviazione è molto alto se le indagini non permetteranno di trovare delle tracce da seguire per identificare i responsabili. Per questo motivo è importante che chiunque abbia informazioni utili collabori perché non si può voltare la testa dall’altra parte davanti a queste atrocità”, continua Rosati.

La presidentessa LNCD Animal Protection ha infine concluso il suo intervento con auspicio: “Mi auguro che gli inquirenti vadano fino in fondo alla vicenda e facciano tutto il possibile per risalire al mostro che ha ucciso senza pietà queste tre creature innocenti. Allo stesso tempo, rinnovo il mio appello alla politica affinché tutti i proclami su leggi più severe per questi reati si tramutino in azioni concrete. Si fa un gran parlare di sicurezza in questo periodo, ma finché queste persone violente non vengono fermate nessuno è al sicuro”.

Carlo Saccomando

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Carlo Saccomando

Classe 1981, giornalista pubblicista. Poco dopo gli studi ha intrapreso la carriera teatrale partecipando a spettacoli diretti da registi di caratura internazionale come Gian Carlo Menotti, fondatore del "Festival dei Due Mondi" di Spoleto, Lucio Dalla, Renzo Sicco e Michał Znaniecki. Da sempre appassionato di sport lo racconta con passione e un pizzico di ironia. Attualmente dirige il quotidiano "Il Valore Italiano".

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