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Cinema in lutto: addio al maestro Franco Zeffirelli

Si è spento nella sua residenza sull’Appia Antica a Roma, all’età di 96 anni, uno tra i più grandi registi italiani ed internazionali di sempre, Franco Zeffirelli.

Ad assistere maestro c’erano i figli adottivi Pippo e Luciano, un medico e il parroco della chiesa di San Tarcisio che ha benedetto la salma. Inoltre dalla famiglia si apprende che circa una settimana fa aveva ricevuto l’estrema unzione. All’Ansa i familiari hanno dichiarato: “Si è spento serenamente dopo una lunga malattia, peggiorata negli ultimi mesi”. Il maestro Zeffirelli, dopo i funerali di cui stabilire ancora luogo e data, riposerà nel cimitero monumentale delle Porte Sante di Firenze. La camera ardente sarà allestita in Campidoglio a Roma.

Il sindaco di Firenze, Dario Nardella, ha voluto ricordare il maestro con parole di grande stima e affetto contenute in un tweet pubblicato dopo aver ricevuto la notizia della morte: “Non avrei mai voluto che arrivasse questo giorno. Franco Zeffirelli se ne è andato questa mattina. Uno dei più grandi uomini della cultura mondiale. Ci uniamo al dolore dei suoi cari. Addio caro Maestro, Firenze non ti dimenticherà mai.

Franco Zeffirelli, all’anagrafe Gian Franco Corsi Zeffirelli, era nato a Firenze il 12 febbraio 1923. Sua madre morì quando era ancora un bambino e il riconoscimento del padre avvenne solo all’età di 19 anni. Per questo motivo fu allevato da una zia e da una signora inglese, quest’ultima gli instillò l’amore le opere di Shakespeare e per l’Opera lirica. Ebbe l’onor e la fortuna di avere come istruttore ai tempi del collegio Giorgio La Pira, docente e politico che ricoprì il ruolo di sottosegretario durante la 1° legislatura della Repubblica Italiana. Dopo aver frequentato l’Accademia di Belle Arti a Firenze, esordì come scenografo nel secondo dopoguerra, curando una messa in scena di Troilo e Cressida diretta da Luchino Visconti.

  • Franco Zeffirelli
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Tra le sue prime esperienze nel mondo del cinema fu nel ruolo di regista al fianco dello stesso Visconti nei film “La terra trema” (1948) e “In Senso” (1954), oltre che nella pellicola “Il sole negli occhi” (1953) di Antonio Pietrangeli, sempre nel medesimo ruolo. La passione e il talento per la regia si fece sempre più vivo e a partire dal 1954 esordì prima come regista di Opera lirica, alla Scala di Milano, e nel 1957 al cinema con la commedia di ambiente giovanile “Camping“.

Negli anni ’60 continuò a curare la regia per numerose Opere di successo della Scala, alcune delle quali fecero il giro del mondo. Sempre negli stessi anni diresse alcuni spettacoli memorabili nella storia del teatro italiano, tra cui “l’Amleto” con Giorgio Albertazzi, recitato a Londra anche in occasione delle celebrazioni del quattrocentesimo anniversario della nascita di Shakespeare, “Chi ha paura di Virginia Woolf?” con Enrico Maria Salerno e Sarah Ferrati, “La lupa” di Giovanni Verga con Anna Magnani.

Verso la fine degli anni Sessanta arrivò il grande successo cinematografico a livello internazionale con due trasposizioni cinematografiche di opere shakesperiane: “La bisbetica domata” e “Romeo e Giulietta“.

  • Franco Zeffirelli
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  • Franco Zeffirelli
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Tra le sue pellicole più famose si ricordano il film tv Gesù di Nazareth, Il CampionePagliacci, Cavalleria rusticana, Jane EyreUn tè con Mussolini, opera definita “semi-biografica”, Callas Forever, sino all’ultimo documentario del 2009 intitolato “Omaggio a Roma” in cui Andrea Bocelli e Monica Bellucci interpretano i personaggi della Tosca di Giacomo Puccini.

In carriera ha vinto 5 David di Donatello, 1 Nastro d’argento, 1 National Board of Review Awards nel 1968, 2 Emmy Award e ricevette la nomination all’Oscar nel 1968 come miglior regista nel film “Romeo e Giulietta“. Quest’ultima pellicola riuscì a conquistare 2 Oscar, 3 Golden Globe, 1 British Academy Film Award, 3 David di Donatello e 5 Nastri d’argento, premi che senza lo straordinaria dedizione e talento del regista non sarebbe stato possibile raggiungere.

Twitter @acffiorentina

Zeffirelli era un fervente cattolico e dichiaratamente omosessuale, ebbe un rapporto con Luchino Visconti, con il quale ebbe una relazione complicata e convisse per un periodo. Da un punto di vista politico si definiva vicino al centro-destra, per il quale era stato senatore, ed era molto amico di Silvio Berlusconi. Da sempre tifoso della Fiorentina, conosciuto da tutti per la sua sconfinata fede viola e da un’accesa rivalità nei confronti della Juventus e dei suoi supporter.

Carlo Saccomando

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Carlo Saccomando

Classe 1981, giornalista pubblicista. Poco dopo gli studi ha intrapreso la carriera teatrale partecipando a spettacoli diretti da registi di caratura internazionale come Gian Carlo Menotti, fondatore del "Festival dei Due Mondi" di Spoleto, Lucio Dalla, Renzo Sicco e Michał Znaniecki. Da sempre appassionato di sport lo racconta con passione e un pizzico di ironia. Attualmente dirige il quotidiano "Il Valore Italiano".

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