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Circa mille persone ad Hammamet per salutare Bettino Craxi

ROMA. Circa mille persone componenti le varie anime della galassia socialista, ora quanto mai frammentata, si sono ritrovata ad Hammamet a rendere omaggio nei vent’anni della scomparsa a Bettino Craxi. Il leader della ritrovata autonomia socialista, l’uomo che seppe rompere lo statico e paludoso dualismo Dc-Pci conquistando per il PSI uno spazio determinante, decisivo ed importante nel panorama politico italiano. Tanti garofani, lacrime ma non solo “amarcord” ma uno sguardo fermo al futuro. “Credo che il Quirinale farà un gesto”. Così Stefania Craxi ha risposto sulla possibilità che Sergio Mattarella, come riportato da ‘La Stampa’, incontri lei e i vertici della fondazione.

“Un incontro? Non sono io a decidere, sono certo che il presidente saprà trovare le forme giuste”, ha risposto al cimitero di Hammamet. Applausi hanno accolto al cimitero cristiano di Hammamet l’arrivo di Anna e Stefania Craxi, vedova e figlia del leader socialista, nel ventennale della morte, il 19 gennaio del 2000. Le due donne sono andate a rendere omaggio alla tomba, su cui hanno deposto una corona di garofani rossi della Fondazione Craxi. Intorno l’altro figlio Bobo, i nipoti, gli altri parenti e gli amici. Un cantante ha intonato l’Ave Maria di Schubert e la breve cerimonia si è conclusa con un lungo applauso della piccola folla. Uscendo la vedova Craxi è stata avvicinata e salutata tra gli altri da Claudio Martelli, ex numero due del Psi, presente al pari di altri esponenti storici socialisti. Sulla tomba di Bettino Craxi qualcuno ha posto un libro, mentre sul libro dei ricordi una mano ha scritto ‘Craxi l’immortale’.

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