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Clamoroso dalla Svizzera: gli esperti affermano che bere alcol aiuta a combattere il Coronavirus

Uno degli effetti collaterali più significativi legati all’emergenza Coronavirus è quello inerente la lotta alle fake news e alla cattiva informazione che oggi più che mai sta imperversando sul web e sui social network. Nell’edizione odierna del Corriere del Ticino è apparsa una notizia quanto mai singolare: secondo alcuni illustri esperti bere alcolici e superalcolici aiuterebbe a combattere il Covid-19.

Gli esperti in questione sarebbero il virologo tedesco Jürgen Rissland e l’immunologo svizzero Beda Stadler. Il primo nel corso di una trasmissione televisiva tedesca aveva asserito che i virus “non amano l’alcol” e che “più sono ad alta gradazione, meglio è“, motivo per il quale bere un buon bicchiere di whisky non è da considerarsi un brutto metodo per far fronte alla situazione (che ricordiamo è una grave emergenza sanitaria di livello globale). Mentre secondo l’immunologo Stadler “bere alcol nell’ambito della profilassi contro il coronavirus non è l’idea più stupida che si può avere“, tanto da definire l’idea migliore che “affidarsi alla dubbia medicina alternativa“.

Queste teorie vanno decisamente contro quanto affermato qualche settimana fa da due importanti esperti italiani intervistati dall’Agi: Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell’Istituto ortopedico Galeazzi e ricercatore di Igiene generale ed applicata all’Università degli Studi di Milano e Riccardo Gatti, medico e direttore del Sert dell’ospedale Santi Paolo e Carlo di Milano.

Secondo i due non esiste alcuna prova scientifica valida che dimostri che il consumo di alcolici possa influire positivamente sul contrasto al Coronavirus. Pregliasco aveva definito l’ipotesi “Un’affermazione da condannare assolutamente: non si può pensare una cosa del genere. Per la disinfezione ci vuole ben altro“, mentre Gatti oltre ad etichettare l’informazione come “vergognosa” aveva affermato che “Sarebbe come dire che chi è ubriaco è sempre sano e non prende infezioni. Non mi sembra proprio il caso di aumentare la confusione.

La bufala è stata smentita addirittura dall’autorevole New York Times e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, che ha consigliato l’uso di alcol facendone un uso appropriato: ad esempio utilizzandolo, con una concentrazione al 60%, in un detergente liquido per lavarsi le mani frequentemente, oppure per disinfettare spesso gli ambienti e superfici di casa o dei luoghi di lavoro.

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Confine Italia-Svizzera (Twitter)

Sorprende che un Paese come la Svizzera, da sempre ligio a preservare l’ordine pubblico, non smentisca corra a smentire le affermazioni di alcuni esperti, che potrebbero mettere a repentaglio la salute pubblica. Gli ultimi dati diffusi dall’Ufficio federale della sanità pubblica svizzera affermano che nelle ultime 24 ore di ieri sono segnalati 1.123 nuovi casi affetti da Covid-19, per un totale di 14.336; mentre il numero delle vittime ha raggiunto quota 257.

A fronte delle affermazioni di fonti autorevoli e della dura lotta che la Svizzera, così come il mondo intero, si sta apprestando ad affrontare, forse sarebbe il caso di riporre alcolici e superalcolici in cantina e programmare un bel brindisi al termine di questa emergenza sanitaria. Naturalmente, anche il quel caso, senza esagerare.

Carlo Saccomando

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Carlo Saccomando

Classe 1981, giornalista pubblicista. Poco dopo gli studi ha intrapreso la carriera teatrale partecipando a spettacoli diretti da registi di caratura internazionale come Gian Carlo Menotti, fondatore del "Festival dei Due Mondi" di Spoleto, Lucio Dalla, Renzo Sicco e Michał Znaniecki. Da sempre appassionato di sport lo racconta con passione e un pizzico di ironia. Attualmente dirige il quotidiano "Il Valore Italiano".

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