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Come cambia l’Inter di Conte con l’arrivo di Lukaku

Erano circa le 2 di notte quando un jet privato proveniente da Bruxelles è atterrato all’aeroporto di Malpensa, al terminal dedicato ai voli privati. Detta così la notizia sembrerebbe poco importante, peccato che da quel volo all’apparenza poco interessante scenda un vero e proprio regalo fatto a persona per tutti i tifosi dell’Inter. Un presente alto 1 metro e 92 centimetri, di 96 chilogrammi. Non si tratta di un armadio, o meglio si tratta di un armadio di uomo: il suo nome è Romelu Lukaku.

L’attaccante belga, in compagnia del fido agente Federico Pastorello, dopo un lunghissimo corteggiamento estivo è finalmente approdato in maglia nerazzurra e molto presto sarà a disposizione del suo più grande estimatore, Antonio Conte.

Il centravanti 26enne sta effettuando parte delle visite mediche alla clinica Humanitas, successivamente si trasferirà alla sede del Coni per l’idoneità sportiva, infine la firma sul contratto: si legherà all’Inter con un contratto quinquennale, fino al 2024, da 7,5 milioni a stagione. Il costo dell’operazione si dovrebbe aggirare intorno ai 65 milioni di euro al Manchester United, più 10 di bonus, più il 10% sulla futura rivendita.

L’entusiasmo dei tifosi all’arrivo a Malpensa di Lukaku (Twitter Tuttomercatoweb)

A questo punto può affermare che Romelu abbia voluto fortemente questo club e sopratutto che società e tifosi hanno lo abbiano desiderato ardentemente. Un’approdo che rappresenta la fine della telenovela più seguita del calciomercato italiano e una vittoria sugli acerrimi nemici della Juventus, anch’essi interessati al giocatore. A posteriori viene da pensare se la società bianconera sia stata frenata nella trattativa dai rallentamenti nelle cessioni dei vari Dybala, Mandzukic e Higuain, oppure si sia trattata di una semplice azione di disturbo tesa a spaventare i rivali e non permettere l’approdo del nuovo idolo nerazzurro.

Sempre a proposito dei cugini d’Italia questo nuovo acquisto fa svanire ogni tipo di riserva sull’operato di due ex juventini: l’amministratore delegato Giuseppe Marotta e il tecnico Antonio Conte. Il primo era stato accusato da alcuni di fare il gioco dei campioni d’Italia e, a differenza del passato, di aver perso il suo tocco magico nel portare a casa le trattative importanti.

Intervista rubata a Marotta dal giornalista Gialuca Rossi (Twitter @gianlucarossitv)

Dopo il nuovo innesto il club meneghino merita un voto decisamente alto per le operazioni di mercato, tra il 7,5 e l’8: gli arrivi di Sensi, Barella, Lazaro, Godin e Lukaku hanno decisamente innalzato le qualità della rosa. Nelle amichevoli di pre-campionato i due centrocampisti italiani hanno già fornito ottime indicazioni, mentre il difensore argentino e sopratutto l’esterno austriaco hanno avuto poche occasioni per mettere in mostra le loro qualità. Mentre per ottenere un voto tendente al 9 se non al 10, che equivarrebbe alla perfezione, la società dovrebbe trovare una soluzione al “caso Icardi” e la giusta collocazione in campo a Perisic, oppure decidere di venderlo definitivamente.

Da un punto di vista prettamente tecnico l’Inter aumenta notevolmente il potenziale offensivo: l’apporto della punta belga fornirà alla squadra il punto di riferimento offensivo che è mancato a Conte sin dai primi giorni di ritiro. Inoltre permetterà ai centrocampisti di inserirsi in maniera più efficace in area avversaria, è palese che un attaccante della stazza e delle qualità di Lukaku possa essere in grado di impensierire uno o più marcatori avversari, in maniera tale da liberare spazi per i compagni. Il numero 9 della nazionale belga è il partner ideale d’attacco di Lautaro Martinez, le cui caratteristiche tecniche si sposano al meglio con quelle del nuovo compagno. Infine la squadra potrà sfruttare al massimo i cross in area provenienti dalle corsie esterne.

Federico Pastorello, procuratore del giocatore, e Romeru Lukaku

Dopo l’arrivo del campione belga in molti pensano che a livello psicologico molti giocatori in orbita interista possano forzare la mano con le rispettive squadre per chiedere la cessione ed entrare a far parte di un progetto molto allettante. Pensiamo principalmente a Dzeko e Dybala: il primo si vocifera abbia chiesto in tutti i modi alla Roma di poter approdare in nerazzurro e l’assenza nell’undici iniziale dell’amichevole di ieri tra giallorossi e Athletic Bilbao ha dato da pensare a molti. Mentre per il fantasista argentino il discorso è differente, legato a richieste di ingaggio faraoniche, diritti d’immagine legati ad un contenzioso giudiziario e il possibile scambio con Icardi. Possibilità che sta sfumando nelle ultime ore in quanto sembra che Dybala sia in procinto di passare ai vice campioni d’Europa del Totthenham.

Carlo Saccomando

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Carlo Saccomando

Classe 1981, giornalista pubblicista. Poco dopo gli studi ha intrapreso la carriera teatrale partecipando a spettacoli diretti da registi di caratura internazionale come Gian Carlo Menotti, fondatore del "Festival dei Due Mondi" di Spoleto, Lucio Dalla, Renzo Sicco e Michał Znaniecki. Da sempre appassionato di sport lo racconta con passione e un pizzico di ironia. Attualmente dirige il quotidiano "Il Valore Italiano".

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