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Confartigianato: “Con stop al Superbonus in fumo 47mila posti di lavoro”

Confartigiano non condivide la scelta “quasi definitiva” del Governo di imporre lo stop al Superbonus del 110%, oltre ad altri ad bonus destinati all’edilizia, e per questo motivo ha lanciato una nuova denuncia nella quale ha calcolato i possibili impatti negativi per il settore.

Secondo l’organizzazione i 5.175 milioni di euro incagliati nei cassetti fiscali delle imprese “di cui di cui 3.684 milioni (il 71,2%) per il superbonus e 1.491 milioni (28,8%) per gli altri bonus edilizi” e la conseguente inesigibilità da parte delle aziende edili avrebbe una pesante ricaduta sui lavoratori, tale da provocare la perdita del lavoro per 46.912 addetti attualmente impiegati nelle micro e piccole imprese. Confindustria spiega che in questo modo si ridurrebbe del 40% l’aumento di occupazione creato nel settore delle costruzioni nell’ultimo anno.

Il presidente Granelli: “Proseguire con bonus e Superbonus eviterebbe il fallimento di migliaia di imprese”

È paradossale e autolesionista – commenta i presidente di Confartigianato Marco Granellibloccare strumenti che hanno consentito la creazione di lavoro, il rilancio della domanda interna e che dovrebbero favorire la transizione ecologica del nostro Paese“. L’augurio da parte del numero uno dell’organizzazione italiana dell’artigianato e della micro e piccola impresa è che si possa trovare una soluzione rapida e di buon senso in primis per “liberare i crediti fiscali incagliati“, e di conseguenza per “evitare il fallimento di migliaia di imprese che non possono pagare dipendenti, fornitori, tasse e contributi”.

Senza dimenticare che salvare queste aziende dal fallimento eviterebbe la nascita di numerosi contenziosi legali, i quali potrebbero provocare il blocco dei cantieri avviati a danno dei cittadini che hanno commissionato i lavori e che ora li vedono messi a rischio. E per i futuro, chiede Confartigianato, “mai più gli stop and go normativi di questi ultimi mesi che hanno vanificato le aspettative e gli sforzi di cittadini e imprenditori“.

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