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Confcommercio, crollo dei turisti in Italia: 120 milioni in meno

Secondo i dati di Confcommercio l’Italia è in crisi profonda sul piano del turismo. Questo periodo di vacanze, da Natale all’Epifania, segna un netto calo di visitatori, che si somma a quelli mancati nel resto del 2021. Gli italiani che andranno all’estero saranno 13 milioni in meno, mentre la diminuzione dei turisti sul suolo nazionale durante l’anno in corso è addirittura di 120 milioni rispetto al 2019.

I dati di Confcommercio sul Turismo nel Belpaese

Il nuovo aumento dei contagi riscontrato nelle ultime settimane, e soprattutto negli ultimi giorni, ha scoraggiato l’afflusso turistico. I numeri dicono di 5 milioni di individui che hanno disdetto le prenotazioni effettuate sui 25 milioni complessivi. Altri 7 milioni hanno preferito soprassedere la decisione se partire o no per le destinazioni previste. Infine ci sono 5,3 milioni che, sebbene non abbiano disdetto, hanno scelto di accorciare il soggiorno di villeggiatura, oppure rimanendo più vicini a casa loro.

Nel Natale appena trascorso, sempre secondo Confcommercio, il 60 % circa degli italiani intervistati ha convenuto di restare lontano dal loro domicilio per soltanto 48 ore circa, senza nemmeno superare i confini regionali. Un connazionale su 20, un piccolo zoccolo duro, si è recato all’estero.

Capodanno invece più permissivo per gli italiani. Il 40 % del campione si recherà anche in altre parti del Paese per almeno 4 giorni, e l’8 % in altre nazioni, ossia meno della metà rispetto ai valori precedenti alla pandemia.

Turismo
Alberghi con pochi turisti a Natale e Capodanno per Confcommercio

Commenti e necessità di aiuti economici

Confcommercio, valutando queste informazioni, domanda a gran voce un soccorso per evitare un tracollo delle attività turistiche. Ciò consiste in una richiesta di prorogare l’attuale cassa integrazione in questo settore, cassa in scadenza proprio a fine anno.

Serve arrivare almeno ad altri sei mesi di copertura per tutti gli enti coinvolti, considerando gli introiti che normalmente si dovrebbero registrare in queste settimane. Le imprese contano approssimativamente 40mila individui impiegati nel turismo, individui che vanno dunque tutelati e salvaguardati.

Per loro bisogna prevedere un calo di contributi previdenziali, specificando che molte di queste imprese hanno un numero esiguo di personale, al massimo 5 dipendenti. Le discoteche, chiuse per decreto governativo, stanno pagando un prezzo più alto di altre imprese, quindi è necessario provvedere ad adeguati indennizzi per loro.

In sintesi, Confcommercio chiede all’esecutivo di Mario Draghi un aiuto immediato. Il presidente dell’associazione, Carlo Sangalli, domanda infatti “più sostegni. Non è pensabile un’economia italiana senza il traino del turismo“.

Una nota dell’ente, a conferma di tutto ciò, sottolinea pure “la crescita esponenziale negli ultimi giorni delle disdette nella ristorazione e la drammatica situazione del settore dell’intrattenimento con la chiusura delle attività. È evidente che il governo deve sostenere in particolare queste componenti della filiera turistica adottando misure sugli ammortizzatori sociali, senza aggravi di costo per le imprese, e sull’accesso al credito, ma anche interventi fiscali e di contributi a fondo perduto parametrati alle perdite subite“.

Giampaolo Negro

Laureato in Scienze Internazionali e Diplomatiche, giornalista pubblicista dal 2012. Ho collaborato dal 2010 al 2021 con "Sprint e Sport" occupandomi di calcio giovanile e dilettantistico, con particolare attenzione alla scuola calcio. Appassionato di cultura storica, arte, teatro musica e affascinato dalle meraviglie della natura.

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