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Conte esprime forti dubbi sulla realizzazione della Tav

ROMA. Nel corso della conferenza indetta a Palazzo Chigi sul progetto dell’alta velocità Torino Lione, il premier Giuseppe Conte ha espresso le sue perplessità sul bisogno dell’opera da parte del Paese: “Ho espresso forti forti dubbi e perplessità sulla convenienza della Tav e lo ribadisco. Non sono affatto convinto che questo sia un progetto infrastrutturale di cui l’Italia ha bisogno” . Conte afferma di non essere condizionato da alcun pregiudizio ideologico o fattore emotivo, prosegue affermando “Se lo dovessimo cantierizzare oggi mi batterei perché non sia realizzato. Lo dico perché voglio che i cittadini italiani siano messi al corrente costantemente

Dobbiamo considerare che l’opera dovrebbe terminare nel 2023 ma chi si occupa di queste cose sa che quella data è una chimera. E anche a non voler considerare la lievitazione dei costi noi ci ritroveremmo comunque in una fase temporale in cui il sistema dei trasporti si sarà evoluto e c’è il rischio che l’opera si riveli poco funzionale rispetto al sistema dei trasporti con cui avremo a che fare” ha sottolineato Conte.

Una veduta di piazza Colonna e palazzo Chigi di notte

Il premier Conte ha convocato a Palazzo Chigi Mario Virano, direttore generale di Telt, la società italo-francese incaricata di realizzare e poi gestire la Torino-Lione. In merito ai rapporti con i cugini d’oltralpe ha specificato che “L’unica strada è proseguire, alla luce di ciò che emerso, alla luce dei forti dubbi emersi, e me ne assumo la responsabilità, l’unica strada che credo sia d’obbligo è procedere ad un’interlocuzione con i partner di questo progetto, Francia e Ue, per condividere questi dubbi e le perplessità

La Francia è in pressing, vuole che ‘Italia confermi l’impegno‘ . Ieri nel corso di un’intervistata da Jean-Pierre Elkabach su Cnews, la ministra francese dei Trasporti, Elisabeth Borne, si è espressa a favore della Torino-Lione: “Non faremo un tunnel da soli, spero che domani diranno sì. La Francia ha firmato un trattato con l’Italia che prevede la realizzazione di questo tunnel: confido che gli italiani confermino il loro impegno.

Il leader del Movimento 5 stelle, Luigi di Maio, scaccia l’ipotesi di una crisi di governo ma ammette che il vertice sia stato infruttuoso. Si è augurato che in serata si possa trovare un accordo, anche se incalzato con la domanda ‘Come se ne esce?‘ ha risposto chiaramente che “sarà tosta“.

Di diverso avviso l’altra forza di governo, la Lega, per la quale l’opera sarebbe utile per la crescita del Paese e per la creazione di nuovi posti di lavoro. I vertici leghisti hanno evidenziato che la conferma dei bandi rappresenterebbe un passaggio fondamentale per la realizzazione dell’opera.

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