CAGLIARI. Continuano le assurde “predazioni” dalle meravigliose spiagge sarde nemmeno fossero ricostruibili altrove, ma si sa contro la stupidità umana c’è poco da fare. Alcuni quintali di sabbia, conchiglie e sassi prelevati dalla spiagge sarde come souvenir da gruppi di turisti in partenza dall’Isola, sono stati sequestrati all’aeroporto di Cagliari-Elmas. I controlli risalgono alla settimana scorsa e sono stati effettuati in più riprese: alla fine, segnala il sito “Sardegna rubata e depredata”, il materiale recuperato ha raggiunto il peso considerevole di alcuni quintali. Tutto ora sarà riportato e riposizionato sui litorali violati. L’ultimo bottino arriva dalle spiagge di Villasimius, Chia, Costa Rei, Teulada, Piscinas, Is Arutas e Mari Ermi, Muravera, Geremeas e Porto Pino. Autori degli indebiti prelievi, turisti soprattutto stranieri provenienti da Francia, Spagna, Ungheria, Polonia, Germania, Svizzera e Regno Unito, ma tra i responsabili anche diversi italiani.
Il materiale secondo gli agenti proviene da 8 litorali diversi. Perché non bisogna portar via la sabbia dalla spiaggia? Perché quello che sembra un semplice gesto, va in realtà a minare l’equilibrio della natura. Il processo di formazione della spiaggia è molto lungo ed è vittima dell’erosione. Se a questo ci aggiungiamo che ognuno prende una manciata di sabbia, il risultato non è di certo positivo. Ricordiamo infine che rubare sabbia o altro materiale del litorale è un reato punibile dalla legge con una multa. Il Codice della Navigazione all’art. 1162 (Estrazione abusiva di arena o altri materiali) stabilisce che: “Chiunque estrae arena, alghe, ghiaia o altri materiali nell’ambito del demanio marittimo o del mare territoriale ovvero delle zone portuali della navigazione interna, senza la concessione prescritta nell’articolo 51, è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 1.549,00 a euro 9.296,00”. Essere in possesso in maniera illecita di sabbia prevede anche l’applicazione di aggravante perché la sabbia è di considerato materiale di pubblica utilità. Quindi la prossima volta che volete un souvenir, sceglietene uno vero: per portare con voi il ricordo della bella Sardegna, basta una calamita!