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Coronavirus: governo valuta la chiusura di scuole e università

Tra le disposizioni che avrebbe intenzione di prendere il governo per cercare di contrastare in maniera efficace l’emergenza Coronavirus e preservare la “salute pubblica” continua a farsi sempre più largo l’ipotesi di chiusura di tutte le scuole d’Italia, di ogni ordine e grado, fino a metà marzo.

Lo ha dichiarato fuori da Palazzo Chigi il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina, che ha affermato di aver chiesto un approfondimento al comitato tecnico-scientifico, dopo l’incontro tra il premier Conte e i ministri dal quale è emersa la decisione di fermare l’attività didattica. “La decisione – ha proseguito – avverrà nelle prossime“.

Intanto è arrivato il via libera definitivo dell’Aula del Senato al dl sull’emergenza coronavirus. Il testo è stato approvato a Palazzo Madama con 234 voti a favore, cinque astenuti e nessun contrario.

chiusura scuole università
Al centro Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia (Twitter)

Meloni: “Al lavoro per misure a sostegno delle famiglie dopo chiusura scuole” 

In caso di scuole chiuse, subito misure per famiglie: congedi parentali a carico dello Stato e voucher baby sitter da 500€ al mese per famiglie dove tutti gli adulti lavorano. Non possiamo lasciare soli mamme e papà, che devono andare a lavorare.” Lo ha detto Giorgia Meloni, leader di Fdi, in merito alla chiusura delle scuole.

Salvini: “Genitori come vi organizzerete?”

Anche Matteo Salvini, leader della Lega, dalle proprie pagine social chiede risorse per quei genitori che devono tornare a lavorare: “Si parla di scuole chiuse fino a metà marzo, richiesta urgente della Lega al governo: stanziare aiuti economici per i genitori che lavorano e devono occuparsi dei figli a casa. E voi, mamme e papà, come vi organizzerete?

Daniela Santanchè: “Chiusura delle scuole? Sono basita!”

Molto più polemica Daniela Santanchè, senatrice Fdi, che da Twitter accusa il governo di allarmismo: ” Non è ancora stata decisa la chiusura delle scuole! Il governo dica le cose come stanno, non contribuisca a creare il panico.

Smart working nelle pubbliche amministrazioni, ok ai computer personali 

Le amministrazioni pubbliche, vista anche l’emergenza legata al Coronavirus, sono invitate a incentivare lo smart working e se non ci sono abbastanza computer o comunque c’è “indisponibilità o insufficienza di dotazione” allora il dipendente “che si renda disponibile” può anche utilizzare “propri dispositivi” come pc o tablet. È quanto si legge nella nuova circolare della ministra della P.a, Fabiana Dadone, con indirizzi di portata generale. Devono essere garantiti, si “adeguati livelli di sicurezza e protezione della rete“.

Carlo Saccomando

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Carlo Saccomando

Classe 1981, giornalista pubblicista. Poco dopo gli studi ha intrapreso la carriera teatrale partecipando a spettacoli diretti da registi di caratura internazionale come Gian Carlo Menotti, fondatore del "Festival dei Due Mondi" di Spoleto, Lucio Dalla, Renzo Sicco e Michał Znaniecki. Da sempre appassionato di sport lo racconta con passione e un pizzico di ironia. Attualmente dirige il quotidiano "Il Valore Italiano".

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