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Coronavirus, il numero di denunciati è il doppio di quello dei malati: 83.984

Che l’Italia fosse un Paese di “furbetti” non rappresenta una novità assoluta, ma che continui a volerlo essere ostinatamente nonostante la situazione di grave emergenza che sta affliggendo la nostra nazione, l’Europa e il mondo intero sembra una situazione ai limiti del paradossale.

Ora dopo i vari furbetti “del quartierino”, “del cartellino”, “del reddito di cittadinanza”, “dei test di ingresso all’università”, “del post terremoto in Emilia Romagna e in Umbria”, “dei certificati medici falsi”, “dei falsi invalidi”, “della raccolta differenziata” e chi più ne ha più ne metta, purtroppo dovremmo annoverare l’ennesimo epiteto: “i furbetti del Coronavirus“.

numero denunce doppio contagiati

Nonostante misure sempre più restrittive da parte di governo e regioni, i cosiddetti “furbetti del Coronavirus”, quelli che se ne fregano altamente dei divieti imposti per il “bene comune” più importante in assoluto, ovvero quello della salute pubblica, continuano ad aumentare in maniera esponenziale.

Nella giornata di ieri si è registrato l’ennesimo record negativo da parte degli italiani: secondo i dati forniti dal Viminale nel corso dei controlli effettuati da parte forze di polizia, a fronte di 208.053 fermi sono state denunciate ben 11.068 persone, poco più del 5,3% del totale. Mentre la situazione è meno grave per gli esercizi commerciali: su 75.362 controlli sono stati denunciati 142 esercenti e sospesa l’attività di 20 esercizi.

Salgono così a 1.858.697 le persone controllate dall’11 al 21 marzo, di cui 82.041 quelle denunciate per mancato rispetto di ordine dell’autorità, 1.943 per false dichiarazioni; con un totale di denunce pari a 83.984, ovvero quasi il doppio rispetto ai 42.681 malati da Coronavirus in Italia. Mentre sono complessivamente 910.023 gli esercizi commerciali controllati e 2.119 i titolari denunciati.

I militari arrivano in Barriera di Milano, quartiere di Torino

Torino: i militari irrompono nel quartiere periferico di Barriera di Milano

Un’altra situazione su cui porre grande attenzione è quella avvenuta a Torino, ma non nelle vie del centro dove i divieti sono stati rispettati alla lettera, bensì nel quartiere periferico di Barriera di Milano dove si è dovuti arrivare a schierare l’esercito: nei giorni scorsi sono stati segnalati al questore Giuseppe De Matteis e alle forze dell’ordine numerosi episodi di assembramenti in giro per le vie del quartiere.

Numerosi capannelli di persone sono state avvistate nei pressi di mini market etnici, oppure cittadini seduti sulle panchine di piazze o parchi a scambiare liberamente due chiacchiere, come un normale giorno qualsiasi. Come se non bastasse continua lo spaccio di sostanze stupefacenti in qualsiasi ora del giorno e della notta: non è inconsueto vedere dai balconi delle proprie abitazioni pusher e avventori scambiare denaro in cambio della “bustina quotidiana”. Motivo per il quale i provvedimenti presi in questo quartiere sono stati più duri rispetto a tutto il resto della città.

Come se non bastasse un cittadino di nazionalità marocchina, denunciato per aver commesso diverse violazioni, ha strappato in mille pezzi il foglio della denuncia davanti agli agenti. Un vero e proprio gesto di civiltà in un momento di grande emergenza. Siamo certi che il suddetto personaggio da buon cittadino modello qual è avrà sicuramente raccolto i pezzettini di carta gettati e rientrato nella sua abitazione avrà ricomposto nella sua interezza il foglio al grido di “Restiamo uniti“, seguito dal motto “Io sto a casa“….o almeno è quello che stiamo sognando che prima o poi avvenga!

Carlo Saccomando

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Carlo Saccomando

Classe 1981, giornalista pubblicista. Poco dopo gli studi ha intrapreso la carriera teatrale partecipando a spettacoli diretti da registi di caratura internazionale come Gian Carlo Menotti, fondatore del "Festival dei Due Mondi" di Spoleto, Lucio Dalla, Renzo Sicco e Michał Znaniecki. Da sempre appassionato di sport lo racconta con passione e un pizzico di ironia. Attualmente dirige il quotidiano "Il Valore Italiano".

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