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Coronavirus in Italia: 1557 contagiati, 34 vittime e 83 guariti

La Protezione civile, attraverso le dichiarazioni del capo dipartimento Angelo Borrelli, ieri sera ha aggiornato come di consueto il bilancio relativo ai dati del Coronavirus in Italia: attualmente risultano 1.577 le persone contagiate, 34 le vittime, di cui 5 nella giornata di ieri, e 83 i guariti. Complessivamente, dall’inizio dell’emergenza sono stati dunque 1.694 i contagi, mentre i tamponi effettuati sono stati esattamente 21.127

Covid-19: le regioni coinvolte

Sono 16 le regioni italiane che hanno registrato almeno un caso di contagio da Coronavirus: a guidare questa triste classifica è la Lombardia con 984 casi, seguono l’Emilia Romagna con 285, il Veneto con 263, il Piemonte con 49, Liguria e Abruzzo con 25, Campania 17, Toscana 13, Sicilia 9, Lazio e Friuli-Venezia Giulia 6, Marche 5, Puglia 3, Umbria 2, infine Calabria e Trentino-Alto Adige con 1 solo caso.

1557 contagiati

In Italia è in isolamento lo 0,05% del territorio nazionale

Se si considera che il territorio italiano ha una superficie totale di circa 301.000 km² , i territori in isolamento corrispondono allo 0,05% del totale della Penisola: nello specifico in Veneto è isolato lo 0,01% del territorio nazionale e lo 0,2% della popolazione veneta., mentre in Lombardia lo 0,04% del territorio nazionale e lo 0,5% della popolazione lombarda. Facendo un’analisi nazionale è in isolamento 0,02% della popolazione nazionale e in quarantena lo 0,097%.

Per quanto riguarda i divieti di circolazione sono presenti sullo 0,1% del totale dei comuni italiani: In Lombardia tale divieto è attivo nei comuni di Codogno, Castiglione d’Adda, Bertonico, Fombio, Maleo, Somaglia, Casalpusterlengo, San Fiorano, Terranova dei Passerini e Castelgerundo, mentre in Veneto l’unico paese nel quale vige il divieto è Vò Euganeo.

Crescono i contagi

Intanto i numeri dei contagi continuano a crescere e il bollettino delle persone attualmente positive al virus registra un’accelerazione del 50%. Sono 639 i ricoverati con sintomi per il coronavirus e 140 quelli in terapia intensiva (di cui 106 in Lombardia), circa il 9% sul totale delle persone positive al virus.

La misura più forte presa da parte del Consiglio dei ministri per arginare l’emergenza Covid-19 è sicuramente la sospensione delle attività scolastiche fino all’8 marzo nelle regioni “cluster”. Mentre in altre regioni, come ad esempio il Piemonte, l’attività scolastica prenderà regolarmente corso a partire da mercoledì 4 marzo, dopo un’accurata pulizia e disinfezione degli stessi edifici da parte del personale addetto.

In alcune regioni introdotta la regola del “droplet”, ovvero mantenere il metro di distanza

Numeri mitigati dal dato secondo cui la metà dei soggetti ha per fortuna sintomi lievi o assenti. E con il provvedimento appena entrato in vigore in Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, a Savona e Pesaro-Urbino si introduce la regola “droplet”, affinché venga garantita la distanza tra le persone di almeno un metro l’una dall’altra in tutti i bar, ristoranti, pub, negozi, musei e chiese. In questi luoghi l’apertura di locali pubblici è ora “condizionata” a modalità che evitino assembramenti.

Misura che gli stessi governatori ritengono di difficile applicazione, in quanto non è spiegato quale Autorità debba garantirne la corretta applicazione e questo dettaglio comporterebbe gravi disagi.

Nelle regioni a rischio continua lo stop agli eventi sportivi

In quelle stesse regioni anche gli eventi sportivi di ogni ordine e disciplina, come ad esempio alcuni match della serie A di calcio, saranno sospesi fino all’8 marzo. Sarà però consentito lo svolgimento delle competizioni a porte chiuse. Inoltre, è fatto divieto di trasferta ai tifosi residenti nelle stesse regioni e province per la partecipazione ad eventi e competizioni sportive che si svolgono nelle restanti parti d’Italia.

Carlo Saccomando

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Carlo Saccomando

Classe 1981, giornalista pubblicista. Poco dopo gli studi ha intrapreso la carriera teatrale partecipando a spettacoli diretti da registi di caratura internazionale come Gian Carlo Menotti, fondatore del "Festival dei Due Mondi" di Spoleto, Lucio Dalla, Renzo Sicco e Michał Znaniecki. Da sempre appassionato di sport lo racconta con passione e un pizzico di ironia. Attualmente dirige il quotidiano "Il Valore Italiano".

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