A livello globale sono oltre 95.000 le persone morte finora a causa del Coronavirus, con un incremento di circa 5.000 decessi rispetto a ieri: è quanto emerge dal bilancio aggiornato della Johns Hopkins University. Nello specifico, il bilancio dei morti è ora a quota 95.735 a fronte di un numero complessivo di 1.602.216 casi accertati, circa un terzo dei quali (il 29%) registrati negli Stati Uniti.
“Se tutto va come speriamo riapriremo il Paese molto, molto, molto presto, lo spero“. Lo ha affermato il presidente americano Donald Trump nel quotidiano briefing della Casa Bianca sul Coronavirus, spiegando che si sta studiando come far ripartire il prima possibile parti dell’economia americana. Gli Usa è attualmente il secondo Paese più colpito al mondo dalla pandemia dopo l’Italia. Nelle ultime 24 ore si sono registrati altri 1.783 decessi, questo bilancio giornaliero porta a 16.478 il numero di morti registrate nel Paese.
Immagini shock, riprese da un drone, giungono da New York, più precisamente da Hart Island, al largo del Bronx. Fotografie e video, pubblicate oggi dalla Bbc online, mostrano dall’alto bare sepolte una accanto all’altra in fosse comuni. La zona da oltre 150 anni viene utilizzata per seppellire chi non può permettersi funerali o posti al cimitero.
Nelle ultime 24 ore sono state registrate 605 nuove vittime. Lo ha annunciato il ministero della Salute spagnolo spiegando che si tratta del bilancio più basso dal 24 marzo e precisando che il totale dei morti a causa del virus Covid-19 nel Paese è 15.853.
Oltremanica scoppia la polemica a causa del comportamento irresponsabile da parte di un ministro della compagine Tory di Boris Johnson, Robert Jenrick, accusato d’aver violato le direttive date dallo stesso governo. A lanciare l’attacco è stato il Daily Mail, che ha svelato come Jenrick si sia trasferito da Londra nella ‘seconda casa’ di famiglia nella campagna dell’Hertofordshire inglese. E abbia visitato inoltre gli anziani genitori in evidente violazione delle linee guida governative che impongono a tutti di restare nelle proprie abitazioni di residenza salvo che per esigenze vitali.
La Cina ha segnato ieri 42 nuovi casi di contagi, di cui 38 importati (saliti a 1.141 totali) e 4 domestici (3 nel Guangdong e uno nell’Heilongjiang). La Commissione sanitaria nazionale, nel suo bollettino di aggiornamento quotidiano, ha citato un altro decesso nell’Hubei, la provincia epicentro della pandemia. I casi confermati di infezione sono saliti a 81.907: 1.116 sono le persone in cura, 3.336 i decessi e 77.455 i pazienti dimessi dagli ospedali, pari al tasso di guarigione del 94,56%. I nuovi asintomatici accertati sono stati 47, di cui 14 importati: le persone sotto osservazione medica sono aumentate a 1.097, tra cui 349 arrivate dall’estero.
Il numero dei contagiati da Coronavirus in America Latina ha superato oggi quota 50.000, con oltre 2mila morti. In meno di 48 ore, la regione è passata da 40.092 casi confermati a 50.037 conteggiati oggi. I deceduti sono 2.061.
Norbert Ciuccariello