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Coronavirus, Sileri: “Ci aspettiamo il picco tra 7-10 giorni”

I fisici che curano la pagina Facebook ‘Coronavirus-Dati e analisi scientifiche‘ hanno confermato, attraverso i dati raccolti, che in Italia il trend dei casi di persone positive al Coronavirus Sars-CoV-2 sta rallentando. Una notizia che fa da eco a quanto affermato ieri, nel corso della consueta conferenza stampa alla Protezione civile, da parte del commissario Angelo Borrelli e del pneumologo Luca Rinaldi.

Secondo il team di esperti si sta andando verso una sorta di plateau e la fase di discesa potrebbe iniziare nei prossimi giorni, inoltre è stato rilevato che “il punto è la velocità con cui la curva scenderà: questo dipenderà dall’efficacia delle misure di contenimento“.

A questo proposito dal blog delle Stelle è intervenuto il viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri: “In queste ore, in cui viviamo un’altalena di speranza ed estrema lucidità per restare fedeli ai dati epidemiologici la curva dei contagi cresce ma si mostra più lineare, regolare. Questo vuol dire che, con i numeri a disposizione e le elaborazioni di virologi ed epidemiologi, possiamo aspettarci il raggiungimento del picco nel giro di 7-10 giorni e, ragionevolmente, la diminuzione del contagio“.

picco tra 7-10 giorni

Sileri ha inoltre evidenziato la necessita di effettuare più tamponi, sopratutto nei confronti del personale sanitario: “L’aumento del numero dei tamponi, rappresenta la direzione giusta da seguire. Lo ribadisco da diversi giorni e la scelta di incrementare il numero dei test è stata portata a regime: i tamponi, o comunque i test diagnostici, per individuare i positivi, vanno condotti su tutte le persone esposte e/o venute a diretto contatto con una persona colpita dal virus“.

Oggi l’Istituto Superiore di Sanità ha diffuso un documento di aggiornamento sull’uso delle protezioni, approvato dal Comitato tecnico scientifico e dal ministero della Salute: mascherine, visiere, camici, e guanti. In maniera tale da elencare quali dispositivi usare a seconda del livelli di rischio per medici e per tutti gli operatori della sanità. L’obiettivo, ha spiegato il presidente dell’Iss, Silvio Brusaferro, è garantire la protezione del personale sanitario “che sta già pagando un prezzo altissimo, e proteggere anche al meglio i pazienti alla luce delle ultime evidenze scientifiche“.

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