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Daniela Molinari rischia la vita per un ‘no’ ad un semplice test

Daniela Molinari è una donna di 48 anni residente a San Vittore Olona, piccolo comune milanese a 30 chilometri dal capoluogo. Abbandonata alla nascita, è stata registrata dagli infermieri con il cognome Simoni e affidata all’orfanotrofio di Rebbio, nel Comasco. La si potrebbe definire una storia tragica. Nonostante la sfortuna Daniela a due anni trova una famiglia, una coppia di Milano, dalla quale è stata adottata e da cui ha ereditato il cognome.

Il destino gioca un altro brutto scherzo alla piccola che appena dopo il suo è costretta a subire il secondo abbandono della sua vita: il nuovo padre se ne andò di casa, lasciando la piccola a crescere con quella che sarebbe diventata una delle persone più importanti della sua vita oltre che unico e vero genitore.

Oggi Daniela ha due figli di 23 e 9 anni ed è un’affermata infermiera psichiatrica che lavora per lo più con ragazzi che soffrono di disturbi psichici. Ragazzi dalla grande sensibilità che a differenza dei colleghi, poco presenti, le sono stati accanto durante la pandemia e le hanno manifestato la propria vicinanza quando ha raccontato a tutti la sua malattia: un tumore.

Tre anni fa la scoperta del cancro: un esame del sangue della madre biologica potrebbe salvarle la vita

Tre anni fa le è stato diagnosticato un tumore al seno, poi la situazione si è ulteriormente aggravata. In un’intervista apparsa questa mattina sul Corriere della Sera la donna ha raccontato che i medici le hanno prospettato una possibile via di guarigione. Per accedere alla cura sperimentale statunitense è necessario ottenere la mappatura del codice genetico: in sostanza servirebbe un prelievo del sangue e un tampone salivare di uno dei suoi genitori naturali, nel caso specifico della madre biologica.

Il Tribunale dei minori Milano si è messo all’opera e ha trovato il nome della donna in una cartella clinica dell’ospedale Sant’Anna di Como. La signora, che ha poco meno di settant’anni e vive in un piccolo comune in provincia di Como, dopo essere stata contattata dal tribunale ha rifiutato il proprio aiuto. La motivazione con cui si è giustificata è quella di non voler ricordare quel periodo, troppo doloroso, della sua vita.

Nell’intervista Daniela Molinari ha definito la decisione della madre biologica ‘un comportamento disumano‘, sottolineando che la sua è una corsa contro il tempo per cercare di preservare la contaminazione degli organi vitali da quel maledetto cancro. In più occasioni l’infermiera ha affermato di non provare alcun odio nei confronti della madre biologica per essere stata abbandonata: “Noi adottati, insieme ai nostri genitori adottivi, impariamo una lezione: non bisogna giudicare“.

Daniela Molinari
Sant’Anna di Como, ospedale in cui è nata Daniela Molinari

Daniela alla madre naturale: “Non ti odio. Sei ancora in tempo per cambiare idea”

La domanda che milioni di italiani che seguono questa storia, come il sottoscritto, e che sperano in un ripensamento della 70enne le vorrebbero fare è la seguente: come fa una donna che è diventata nuovamente madre e successivamente nonna a condannare a morte un’altra persona, per giunta sangue del suo sangue, che le chiede solamente di effettuare un semplicissimo test in totale anonimato?

Chissà quante volte in passato avrà effettuato senza alcuna remora un esame del sangue o un esame medico per preservare la propria salute. Oggi che potrebbe fare del bene e salvare la vita decide di non farlo per non rimmergersi nei ricordi? Più che preoccuparsi del passato dovrebbe pensare alle conseguenze del proprio immobilismo e all’esempio positivo che trasmetterebbe a figlie e ai nipoti.

C’è ancora tempo per ricredersi, perché Daniela ha troppa di vivere, di stare accanto alle proprie figlie e soprattutto ha il diritto di vivere. Un diritto che la legge italiana dovrebbe far di tutto per garantire, a costo di costringere un cittadino a effettuare un esame del sangue nonostante la propria contrarietà.

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Norbert Ciuccariello

Classe 1976, fondatore del quotidiano web nazionale il Valore Italiano e del quotidiano locale Torino Top News. Oltre a ricoprire l'incarico di editore e giornalista pubblicista è un imprenditore impegnato nel settore della moda e della contabilità.

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