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Decreto repressivo più che cautelativo, Paese stremato e governo cieco

ROMA. Un decreto che se non rappresentasse una tragedia per il popolo, specie quello di ristoratori, imprenditori e lavoratori, avrebbe anche una notevole nota di comicità e improvvisazione stucchevole. Visus ad orari improbabili, misure che paiono più repressive che cautelative e preventive, considerando anche che di preventivo in questi sei mesi dedicati a monopattini e banchi a rotelle pagati a peso d’oro, non n’è fatta molta anzi. Trasporti e sanità totalmente impreparati a questa evenienza ne stanno pagando le conseguenze. Al governo dell’improvvisazione e del tanto peggio tanto meglio un voto basso, insufficente. E non ci sarà neppure da sperare che abbiano una crisi di coscienza …

Comunque questi i provvedimenti decisi. O meglio gli italiani, specie le fasce più deboli, ne pagano le salatissime conseguenze. Resta la misura che obbliga la chiusura di ristoranti, bar, gelaterie e pasticcerie alle ore 18 nei giorni feriali. Al termine della riunione, nella notte, tra il premier Giuseppe Conte, i capi delegazione e il ministro Francesco Boccia il governo, a quanto si apprende, non cambia linea su una delle misure del Dpcm in dirittura di arrivo piu’ contestate dalle Regioni. E’, si apprende ancora, invece possibile che il governo consenta ai ristoranti di restare aperti la domenica a pranzo. I contenuti della bozza – “A decorrere dal 26 ottobre 2020, le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) sono sospese la domenica e i giorni festivi; negli altri giorni sono consentite dalle ore 5.00 fino alle 18.00”. E’ quanto prevede una bozza del Dpcm in via di definizione,  a cui sta lavorando in queste ore il governo. Nella bozza si prevede che dopo le 18 è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico mentre è consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitaria. E’ consentita fino alle ore 24,00 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze. Ecco alcune delle nuove misure a cui sta lavorando il governo. Le nuove misure anti-Covid entreranno in vigore dal 26 ottobre e dureranno fino al prossimo 24 novembre, prevede la bozza. Il possibile stop a ristoranti e bar dopo le 18 decorrerà, invece, da lunedì 26 ottobre. Raccomandato non spostarsi dal proprio Comune. Secondo quanto prevede il testo, in via di definizione, “è fortemente raccomandato a tutte le persone fisiche di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili in tale comune”. Stop a teatri, cinema, casinò. “Sono sospese le attività di sale giochi, sale scommesse e sale bingo e casinò. Sono sospesi gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all’aperto”, sempre secondo quanto prevede la prima bozza del Dpcm. Scuola, primo ciclo resta in presenza  L’attività didattica ed educativa per il primo ciclo di istruzione – materna, elementari e medie – e per i servizi educativi per l’infanzia continuerà a svolgersi in presenza. 

Le scuole superiori adotteranno una Dad pari al 75% delle attività e dunque un 25% in presenza su tutto il territorio nazionale, uniformando le ordinanze regionali. Possibile chiusura delle piazze dalle 21″Delle strade o piazze nei centri urbani, dove si possono creare situazioni di assembramento, può essere disposta la chiusura al pubblico, dopo le ore 21,00, fatta salva la possibilità di accesso, e deflusso, agli esercizi commerciali legittimamente aperti e alle abitazioni private”. E’ quanto prevede la prima bozza del Dpcm a cui sta lavorando il governo. La bozza con le nuove misure anti-Covid, si precisa dal governo, è in via di definizione e potrebbe subire ulteriore cambiamenti. Secondo quanto si apprende, ci sarebbe anche uno stop all’attività di palestre, piscine e sale giochi. Inutile ignorare che questa nuova serrata porterà all’inevitabile chiusura definitiva di molte, troppe attività. Altro gli spauracchi dei centri sociali di Forza Nuova e degli ultras calcistici agitati dai giornaloni dei “professionisti dell’informazione” …questa è la realtà, famiglie senza sostentamento e cittadini che non potranno fare fronte alle gabelle di Stato, ne tantomeno alle cartelle esattoriali sbandierate. E il Ricovery Found..?aspetta e spera. La doppia bocciatura di un governo senza visione politica è inevitabile per come, non solo non ha saputo governare, ma anche per come non ha saputo prevedere. Perchè politica è lettura del futuro non solo amministrazione del presente.

Giuseppe Muri

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Giuseppe Muri

Giornalista pubblicista dagli Anni Ottanta, si occupa di cronaca e di costume. Ha lavorato per un lungo periodo nelle redazioni di testate locali piemontesi. Appassionato di storia, ha svolto alcune inchieste legate a fatti importanti che hanno caratterizzato il Novecento italiano.

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