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Decreto Ristori 5, verso il bonus 1000 euro partite iva ed autonomi?

Grande attesa intorno all’approvazione del decreto Ristori 5 che dovrebbe, resta d’obbligo il condizionale, essere approvato entro il fine settimana dal nuovo Governo Draghi, dopo uno stop dovuto alla passata crisi di Governo che ha portato ad un ritardo fisiologico, vissuto malissimo da partite iva ed autonomi, in profonda crisi economica.

I lavoratori, specie quelli occupati in alcune categorie maggiormente colpite dalle restrizioni per il contenimento della diffusione del Covid 19, non si capacitano dell‘indifferenza di coloro che governano che stanno, non curanti, dicono all’unisono sui social, dilatando i tempi di approvazione. Siamo alla fame, procedono basiti, quei ristori, seppur minimi, ci servono per sopravvivere, abbiamo famiglie da mantenere e mutui e bollette da pagare. Il punto della situazione ad oggi 25 febbraio.

Decreto ristori 5: tra quanto? Contributi a fondo perduto e bonus

Questa volta all’interno del decreto ristori 5 dovrebbero esserci misure non solo per le partite iva ma anche per gli autonomi senza partita iva, si parla di un bonus di 1000 euro per tutti, non resta dunque che attendere di poter leggere a fondo i contenuti dello stesso, giacché il ritardo é effettivamente evidente ed il provvedimento avrebbe dovuto essere firmato più di un mese fa.

Il Parlamento aveva varato uno scostamento pari a 32 miliardi di euro per finanziarlo, non si tratterebbe dunque di un problema di risorse, anzi tra le varie misure da elargire si parlava di contributo a fondo perduto e soprattutto di questo bonus da 1000 euro anche per stagionali e intermittenti. Inoltre il decreto dovrebbe altresì ricomprendere anche un bonus per i collaboratori sportivi pari a 800 euro.

Bonus 1000 euro partite iva ed autonomi, chi potrebbe beneficiarne? I requisiti

Se i rumors dovessero essere confermati nel decreto ristori 5 dovrebbero trovare spazio anche il bonus 1000 euro per partite iva, tra i requisiti richiesti:

  • le stesse devono risultare aperte da almeno 3 anni,
  • con reddito annuo inferiore a 50 mila euro,
  • la posizione contributiva deve essere regolare,
  • e va dimostrato un calo del fatturato pari o superiore al 33% nel corso del 2020 rispetto al 2019.

La novità assoluta riguarderebbe i lavoratori autonomi senza partita iva che questa volta potrebbero beneficiare del bonus, seppur avendo sempre avuto semplici contratti autonomi occasionali. Unico requisito richiesto avere almeno 1 contributo mensile versato.

L’erogazione dovrebbe essere automatica per quanti ne hanno già fatto richiesta in passato, mentre per quanti non hanno, fino ad oggi, mai ricevuto aiuti dallo Stato, si dovranno attendere le disposizioni da seguire per comprendere la prassi per fare domanda. Al momento si parla di quanti risultano iscritti alla gestione separata dell’Inps, si spera che anche le casse professionali, di cui non si fa alcun riferimento, possano poter beneficiare di tale bonus da 1000 euro. In caso contrario siamo certi che questa scelta potrebbe creare non pochi malumori, tant’é che moltissimi professionisti iscritti alle casse hanno più volte ricordato i loro cali di fatturato rispetto ai periodi pre Covid.

Erica Venditti

Erica Venditti, classe 1981, dal 2015 giornalista pubblicista. Dall'aprile 2012 ho conseguito il titolo di Dottore di Ricerca in Ricerca Sociale Comparata presso l’Università degli studi di Torino. Sono cofondatrice del sito internet www.pensionipertutti.it sul quale mi occupo quotidianamente di previdenza.

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