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Decreto ristori, a rischio con Draghi? In ansia palestre, ristoranti, spettacolo

Certamente la crisi di Governo sta preoccupando e non poco le categorie già duramente colpite dalla crisi economica derivante dal Coronavirus e dai vari lockdown stabiliti nei DPCM al fine di contenere la diffusione dello stesso. Gestori di palestre, ristoratori e ora anche il mondo dello spettacolo, temono fortemente eccessivi ritardi o slittamenti, nella migliore delle ipotesi, del decreto ristori cinque che deve ancora essere firmato, come lo stesso Spadafora, Ministro dello Sport, ha ricordato ieri in un lungo post facebook, da cui riprendiamo il passaggio saliente: ” Il prossimo Governo avrà anche il compito di approvare il Decreto Ristori cinque, che è già scritto e darà respiro a milioni di cittadini alle prese con difficoltà economiche a causa delle restrizioni dovuto al Coronavirus“.

Dunque l’ansia tra i lavoratori sale giacché il Conte Ter é ormai un lontano ricordo e se Mario Draghi, noto a tutti per le sue politiche di austerity, avrà il timone del Governo di Palazzo Ghigi, il dubbio é che possa cambiare qualcosa per quanti in questi mesi hanno potuto almeno usufruire dei Ristori per la chiusura forzata delle attività. Uno degli appelli giunge anche dai lavoratori e dalle lavoratrici del mondo dello spettacolo, che sotto vi riporteremo.

Decreto ristori: cosa potrebbe cambiare con Draghi?

Su Sky TG 24 i colleghi Lorenzo Borga e Simone Spina ben analizzano il contesto entro cui tale crisi di Governo sta muovendo i suoi passi, e soprattutto mettono luce su due argomenti caldi che scuotono l’opinione pubblica, ossia il blocco dei licenziamenti e i ristori. Riprendendo il documento di dicembre del G30, una sorta di think tank di consulenza su questioni di economia monetaria e internazionale presieduto proprio da Draghi, i due evidenziano come le strategie future del prossimo Presidente del Consiglio, qualora il Governo si formasse, andrebbero proprio nella direzione della riduzione degli sprechi, ossia si tenderebbe e limitare il dispendio di risorse solo nel caso ne valesse la pena. Il quel contesto specifico una serie di esperti del settore aveva formulato un mix di suggerimenti ai Governi affinché sostenessero il business delle aziende nella fase di uscita dalla pandemia.

Tra i punti cruciali di quel documento, che riprendono in realtà in parte già quanto aveva detto Mario Monti nei giorni scorsi e che aveva creato dapprima malumore e poi indignazione nei confronti di quanti con attività in bilico si erano sentiti dire, attraverso una lettera pubblicata sul Corriere della Sera No ristori, meglio chiudere imprese già destinate a fallire”, si legge che i denari non dovrebbero essere sprecati per quanti sono già sull’orlo del fallimento. Il dubbio emerso dagli esperti nel corso del G30 é che terminati i sussidi a pioggia molte aziende falliranno comunque, ragion per cui quei denari risulterebbero poi spesi male, perché non sono serviti affatto per rilanciare l’economia. Ad oggi invece col Governo Conte si é puntato moltissimo sui ristori, e su questi hanno puntato palestre, ristoratori e i lavoratori del mondo dello spettacolo, sostenendo inoltre che i ristori non sono stati nemmeno, già così, all’altezza della perdita dei profitti. Ora la preoccupazione é che venga meno il Decreto Ristori cinque o che vengano fatte modifiche e dunque tagli nei confronti di alcune categorie. Uno degli appelli é quello del mondo dello spettacolo, oggi abbiamo deciso di dare voce a questa categoria visto che nei giorni precedenti abbiamo a lungo affrontato la questione palestre e ristoratori.

Ristori, preoccupazione per l’arrivo di Draghi: l’appello del mondo dello spettacolo

Su facebook Paola C, pubblica un appello derivante dal mondo dello spettacolo, firmato da U.N.I.T.A. Unione Nazionale Interpreti Teatro e Audiovisivo.

Le lavoratrici e i lavoratori dello spettacolo, storicamente poco tutelati, sono tra quelli che hanno maggiormente subito gli effetti devastanti della pandemia sul lavoro, con un fermo di larga parte del settore che dura ormai da un anno. Alla notizia del blocco del nuovo decreto Ristori a causa di questa incomprensibile crisi di governo, denunciano insieme la condizione d’indigenza in cui versano uomini e donne che operano nel settore con professionalità e dedizione e che si troveranno da un momento all’altro senza alcuna forma di sostegno.

Le lavoratrici e i lavoratori dello spettacolo si appellano al senso di responsabilità e alla necessità di dare stabilità al nostro Paese in una fase tanto complicata affinché vengano sbloccate le risorse necessarie a garantire la sopravvivenza di migliaia di persone.

L’appello é stato condiviso e sostenuto da Slc Cgil – Fistel Cisl – Uilcom – UNITA – Assolirica – 100autori – 360 Live Crew Net – La Musica che Gira – Lavorator_ della Danza – ACMF Associazione Compositori Musica per Film – FACCIAMOLACONTA – AGI Associazione Generici Italiani dello Spettacolo – AIDAC Associazione Italiana Dialoghisti Adattatori Cinetelevisivi – AIPAD Associazione Italiana Per Assistenti Doppiaggio – STAGEHANDACCADEMY Soc. Coop. – FONDAZIONE CENTRO STUDI DOC – AMLETA – ANAD Associazione Nazionale Attori Doppiatori – ANFD Associazione Nazionale Fonici Doppiaggio – APS BAULI IN PIAZZA – Associazione di categoria TSS Tecnici dello Spettacolo Sicilia – AUF – AUX soc. coop. – BIEFFE MUSICA Soc. Coop. – BRESCIA UNITA LAVORATRICI E LAVORATORI DELLO SPETTACOLO – A2U Attrici Attori Uniti – Coop. Insieme – SOLEMA Soc. Coop. – FedAS Italia – Gruppo tecnici Sicilia – Lavoratori La ribalta Teatro di Pisa – Teatro d’imbarco Firenze – Lavoratori Teatro Florian Metateatro Pescara – Lirica Muta – Professione Spettacolo Toscana Ovest (PSTO) – Rete Doc – Rock Factory – Sarte di Scena – Shasrl – ShowNet – Rock My Life – Skeldon Soc. Coop. – Smart Coop. – Squadra Live – Per la FIDAC (Federazione Italiana delle Associazioni Cineaudiovisive) – ACS Creatori Suoni – AIARSE Aiuto Registi Segretari Edizione – AIAT-SFX Creatori Effetti di Scena – AIC Autori della Cinematografia – AITR Tecnici di Ripresa – AITS Tecnici del Suono – AMC Montaggio Cine-televisivo – AsNAC Amministratori Cinema – ANACineTV Attrezzisti Cinema e Audiovisivo – ANAGRUC Gruppisti Cinema – ANTEPAC Truccatori-Parrucchieri – APAI Personale di Produzione – APCI Decoratori-Pittori – ASC Costumisti-Scenografi-Arredatori – EMIC Elettricisti-Macchinisti – EffectUs Effetti Speciali Trucco – UICD Unione Italiana Casting Directors – ANCEC Associazione Nazionale Casting Exstras Coortinator – ARTEMIS Aassociazione Rete Tecnici e Maestranze Intermittenti dello Spettacolo – CHIAMETENOI – ADI Asso Danza Italia – ADU Attori Attrici Danzatori Danzatrici dell’Umbria – PCP ROMA Presidi Culturali Permanenti Roma – CAM Coordinamento Artisti della scena Marchigiana”.

Non resta che sperare che il Decreto Ristori cinque veda presto la luce affinché, seppur si tratti di soluzioni ‘tampone’, tali aiuti permettano alle categorie maggiormente in difficoltà, a causa di eventi esogeni di cui loro non sono affatto responsabili, di poter almeno provare a ‘sopravvivere’ fino alla riapertura delle proprie attività.

Erica Venditti

Erica Venditti, classe 1981, dal 2015 giornalista pubblicista. Dall'aprile 2012 ho conseguito il titolo di Dottore di Ricerca in Ricerca Sociale Comparata presso l’Università degli studi di Torino. Sono cofondatrice del sito internet www.pensionipertutti.it sul quale mi occupo quotidianamente di previdenza.

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