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Di Loreto: vi spiego come non farsi travolgere dalle ingiustizie fiscali

In un momento in cui c’è molta incertezza e diffidenza e nei cittadini e negli imprenditori serpeggiano timori sui loro risparmi, c’è chi va in controtendenza e si apre a gesti di positività. Portiamo all’attenzione generale chi ha donato alla parrocchia della propria infanzia la “Campana della Nuova Vita”, nata per celebrare le nuove nascite, ma pronta a suonare una volta all’anno anche in ricordo delle troppe vittime di banche e fisco ingiusti, giunte spesso ad atti estremi per via di situazioni economiche disastrose.

Parliamo dell’avvocato Serafino Di Loreto, professionista lungimirante e competente che in anni recenti ha fondato la società ‘Sdl Centrostudi spa’, con sede a Mazzano, in provincia di Brescia. La rinomata struttura professionale si occupa principalmente di analisi contabili per il recupero del credito di anatocismo e usura sui conti correnti e rapporti bancari in genere. E negli anni scorsi, anche per la crisi economica, è stata protagonista di una rapida crescita in tutta Italia che l’ha portata alla ribalta nel mondo dell’imprenditoria locale e nazionale. L’azienda dal 2010, anno della fondazione, ad oggi ha assistito e aiutato oltre 150 mila italiani – privati e imprese – a uscire dalla crisi: restituendo, annullando e/o compensando circa 250 milioni di euro riferiti a cartelle esattoriali, aste e pignoramenti bloccati o cancellati, interessi bancari illeciti su vari fronti. Soldi che sono ritornati ai loro legittimi proprietari.

Avvocato Serafino Di Loreto in cosa consiste la sua attività?

“L’impresa da me creata si occupa in primis di analisi contabili econometriche per verificare che banche, istituti di credito e agenzia delle entrate non pratichino anatocismo ed usura e rispettino tutta una serie di parametri fissati dalla legge. Valutiamo il costo del denaro per imprese e persone che hanno mutui, finanziamenti e altro”.

Quante persone lavorano nella sua azienda?

“Abbiamo 33 dipendenti. Come uomo e imprenditore, sono fermamente a favore da sempre del principio della redistribuzione sociale della ricchezza: motivo per cui, ogni anno, alle nostre risorse – leggasi rete commerciale – umane destiniamo il 40% del nostro fatturato”.

Volumi importanti, dunque.

Proprio così, come i soldi con cui abbiamo puntualmente onorato gli impegni fiscali. Dal 2010 a oggi, “Sdl Centrostudi spa’ ha versato oltre 30 milioni di IVA, ben 20 di imposta sul reddito, e distribuito 50 milioni di euro in provvigioni. Dagli albori abbiamo dato lavoro a 120 dipendenti diretti sino al 2016, a più di 400 avvocati sparsi in tutta Italia e ad oltre 40 periti e consulenti. Dal 2010 a oggi, il fatturato prodotto dalla società è stato di oltre 160 milioni di euro”.

Avvocato Di Loreto, come si gestisce una struttura con centinaia di collaboratori sparsi per l’Italia?

“Noi abbiamo scelto un’organizzazione molto simile a quella militare, o ecclesiastica. Ovviamente per fini commerciali ed economici: il nostro è un network commerciale”.”

In che cosa consiste, nello specifico, la vostra mission?

“Un’azienda ci contatta perché pensa di non essere stati trattati correttamente dal proprio istituto di credito. Un nostro incaricato, sulla base di una serie di dati, forniti dall’azienda stessa, svolge una pre-analisi gratuita. Se la pre-analisi dà esito positivo, allora offriamo una perizia a pagamento, debitamente stimata e approntata, che il potenziale cliente può, tranquillamente, accogliere oppure rifiutare senza alcun impegno.”

A quanto ammontano, circa, le analisi effettuate?

“Abbiamo fatto quasi 50 mila perizie, trasformando questo importante strumento di indagine e analisi in un mezzo accessibile a tutti: specialmente ai meno abbienti che, grazie a costi nazionalpopolari delle perizie, hanno potuto servirsene, evitando che la giustizia restasse un fatto meramente elitario e per i soli abbienti”.

In che modo viene elaborata una perizia?

“Abbiamo realizzato software gestionali in grado di realizzare un calcolo matematico algoritmico integrato e complesso. Un progetto nostro, molto utile. Una perizia serve per dare all’impresa la prova che le banche non si stanno comportando correttamente con lo scopo di trattare nuove condizioni, oppure di chiedere i doverosi rimborsi”.

Qualora le banche rispondano picche, che cosa accade?

“Le imprese e i privati hanno due opzioni: accettano di mediare e restituire quanto richiesto, oppure si va in tribunale a far valere le proprie ragioni”.

Fornite l’assistenza legale?

“No, ma ne abbiamo di molto preparati e convenzionati. Che offrono alte prestazioni a prezzi veramente accessibili. Oltre ad essere stati i primi in Italia ad aver affrontato su vasta scala la questione dell’anatocismo/usura, e di tutti gli aspetti collegati, siamo anche stati i primi ad esserci dotati di polizze stipulate con importanti operatori del settore, che garantiscono la copertura delle spese legali, in caso di soccombenza”.

Le cause di chi si rivolge a voi, che esiti producono?

“L’esito dipende dagli elementi che si dispongono per redigere le perizie. Comunque abbiamo salvato migliaia di persone.

Quali sono gli aspetti importanti per arrivare ad un esito positivo?

La legge italiana spiega chiaramente che, nel conteggio del tasso d’interesse, devono essere comprese anche le spese di tenuta conto e le commissioni di massimo scoperto”.

Invece che cosa sostiene la controparte?

“Afferma che quelli sono costi che non vanno conteggiati all’interno del tasso d’interesse applicato ai clienti, sposando la tesi di parte della Banca d’Italia. Ora, ovviamente, ci sono alcuni giudici che tengono buona questa tesi e altri, invece, che non la pensano così”.

Ma la Banca d’Italia è un organo istituzionale serio, è normale che i giudici lo tengano in considerazione.

“Certamente è serio; però di parte e dal nostro punto di vista in questa materia non è un organo imparziale. Come tutti sanno, infatti, la Banca d’Italia è una società privata (non è più un organo dello Stato Italiano) e la maggioranza della Banca d’Italia è di proprietà delle banche (e delle assicurazioni italiane). I soci di maggioranza sono ‘Intesa San Paolo’ e ‘Unicredit Banca’, etc…Che, da sole, ne detengono il 66%”.

Un’assurdità illogica, non c’è dubbio.

“Ritengo assolutamente non sia giusto che una realtà così delicata e di primo piano che ha come azionisti proprio le banche, si pronunci sulla correttezza dei tassi d’interesse applicati e che controllino le banche: questo è grave conflitto di interessi! Il controllante, dunque, è per la maggiore controllato dai controllati. Ma le pare possibile una situazione così imbarazzante in uno Stato che ha la pretesa di essere civile e moderno?”.

Un’ultima domanda, avvocato Di Loreto: quali gli altri settori in cui è attiva la vostra realtà?

“Sono molteplici. Ho sempre considerato ogni problema un’opportunità. A Mantova, con la società “Ecoval” di cui sono socio ho sviluppato un progetto con il patrocinio del Comune stesso e la cooperativa “Il Solco” che ha consentito di avviare il risanamento dell’area cittadina dell’ex petrolchimico ‘Ies’, salvando ben 20 posti di lavoro, e attivando una produzione in stile green, grazie alla coltivazione di una speciale radice che nel sottosuolo bonifica il terreno, mentre in superficie si sviluppa rapidamente come un alto canneto atto alla produzione di combustibile tipo pellet. In pratica, ho acquisito e riconvertito una delle più storicamente importanti realtà industriali cittadine, trasformandola da inquinante a struttura che crea disinquinanti”.

Un esempio di riconversione perfetta, nulla da aggiungere.

“Mentre a Bergamo ho rilevato un’azienda, proveniente da tre fallimenti, che fino a novembre 2017 perdeva circa 400mila euro al mese. Oggi, dopo soli 12 mesi, l’azienda ribattezzata “Dl Sintered srl” ha fatturato ben oltre 8 milioni di euro, debiti zero, e continua a garantire lavoro e futuro a 35 dipendenti “ritirati dal fallimento” che altrimenti sarebbero rimasti a casa: qui grazie a un innovativo processo di stampaggio di polveri creiamo componenti meccanici. Ed esportiamo in tutto il mondo, certi di una crescita costante su basi solide e promettenti per il futuro nostro e di chi crede in noi. Talvolta facciamo persino celebrare la Santa Messa in azienda come segno di gratitudine alla Divina Provvidenza per quello che ogni giorno ci dona”.

Lorena Santini

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