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E’ morto a 53 anni Davide Vannoni, il padre di Stamina

TORINO. Davide Vannoni, l’inventore e promotore del controverso metodo Stamina è morto oggi a 53 anni a Torino dopo un lungo ricovero in ospedale dovuto a una malattia incurabile. A fine ottobre aveva firmato per le dimissioni ed era rietrato casa contro il parere dei medici.

Vannoni era diventato famoso per avere elaborato un controverso sistema che sosteneva potesse curare alcune malattie neurodegenerative tramite la somministrazione di cellule staminali. Come provato da numerose indagini e accertamenti di laboratorio, il trattamento non aveva alcuna validità scientifica, ma diventò popolare e raccolse molto sostegno a causa di alcuni servizi giornalistici particolarmente positivi.

Il “guru” era stato coinvolto in passato in diversi procedimenti giudiziari, quando il procuratore torinese Raffaele Guariniello aveva aperto un’inchiesta proprio sul metodo Stamina. Vannoni venne accusato, oltre che di avere raggirato le famiglie dei pazienti (che avevano pagato alla fondazione decine di migliaia di euro), anche di avere somministrato farmaci imperfetti senza averne alcun titolo. Il 18 marzo 2015 Vannoni patteggiò una pena a un anno e dieci mesi (sospesa) con l’impegno a non praticare più la terapia.

Avendo continuato a somministrare la terapia in Georgia, il 26 aprile 2017 era stato arrestato nella sua casa di Moncalieri. L’altro procedimento in cui Vannoni era imputato, per tentata truffa ai danni della Regione Piemonte a causa di una richiesta di finanziamenti per le sue attività illecite, si era invece concluso con la scadenza dei termini per la prescrizione.

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Piero Abrate

Giornalista professionista dal 1990, in passato ha lavorato per quasi 20 anni nelle redazioni di Stampa Sera e La Stampa, dirigendo successivamente un mensile nazionale di auto e il quotidiano locale Torino Sera. È stato docente di giornalismo all’Università popolare di Torino.

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