• CRONACHE

Elemosiniere del Papa riattiva luce in stabile occupato

ROMA. Nei giorni scorsi era arrivato un appello degli occupanti (tra cui diversi attivisti SpinTime Labs ) dello stabile ex Inpdap di via Santa Croce in Gerusalemme: “Siamo senza acqua e luce da tre giorni. Qui vivono 420 persone (tra cui 98 minorenni) e ci sono 25 realtà culturali. Ma non sarà certo il buio a fermarci. Questo è un’appello alla città di Roma”.

Così, ieri, il cardinale elemosiniere Konrad Krajewski, “braccio” caritativo del Papa per i casi di disagio a Roma e non solo, ha deciso di provvedere a far riattivare la luce elettrica. In un modo forse non troppo ortodosso, ma efficace. “Sono intervenuto personalmente per riattaccare i contatori – ha detto il cardinale -. E’ stato un gesto disperato. C’erano oltre 400 persone senza corrente, con famiglie, bambini, senza neanche la possibilità di far funzionare i frigoriferi. Come elemosiniere, ha sentito il dovere di compiere un gesto umanitario, provvedendo personalmente a riattivare la corrente elettrica all’edificio”. Edificio che, come detto non è di proprietà del Vaticano.

Pare che il debito accumulato in quasi sei anni (l’occupazione da parte del movimento “Action” risale infatti al 12 ottobre 2013) sia di oltre 300 mila euro. Oggi all’interno ci sono anche un’osteria, un laboratorio di birra artigianale, una falegnameria, una sala prove e un punto di approdo, aperto a tutti, attento ai giovani, agli ultimi e ai più bisognosi.

Questo gesto, sottolineano fonti vaticane, “è stato compiuto dal cardinale Krajewski nella piena consapevolezza delle possibili conseguenze d’ordine legale cui ora potrebbe andare incontro, nella convinzione che fosse necessario farlo per il bene di queste famiglie”. In effetti, per ridare luce allo stabile è stata compiuta un’azione considerata pericolosissima dai tecnici in quanto avrebbe potuto portare conseguenze anche mortali qualora fosse stata effettuata una manovra errata. Per quanto avvenuto sarà presentato un esposto in procura contro ignoti.

Tags

Piero Abrate

Giornalista professionista dal 1990, in passato ha lavorato per quasi 20 anni nelle redazioni di Stampa Sera e La Stampa, dirigendo successivamente un mensile nazionale di auto e il quotidiano locale Torino Sera. È stato docente di giornalismo all’Università popolare di Torino.

Articoli correlati